Questa 20^ giornata di Lega Pro gruppo C, la prima del girone di ritorno, vede l’importantissima sfida siciliana traSiracusa e Messina. Una match ancora fondamentale per i giallorossi, alla ricerca di punti importanti per scacciare gli spettri della retrocessione. Il Siracusa invece, dal canto suo, arriva a questa sfida in piena ripresa, galleggiando nelle posizioni di centro classifica, alla ricerca di punti e continuità, per operare il salto di qualità utile a lottare in zona promozione.
LA PARTITA- L’incontro, diretto dall’arbitro Plitteri di Palermo, coadiuvato dagli assistenti Ruggeri e Madonia, parte subito forte sul piano fisico, le due squadre infatti, con atteggiamento da guerriglia, si danno battaglia a suon di calci e sportellate a centrocampo, dando vita a diverse mischie furibonde, che scatenano alcune risse da bar. Per i primi 15 minuti, le occasioni concrete però latitano, le due difese infatti riescono a proteggere il proprio fortino con tranquillità. Il lampo che da il via definitivamente alle ostilità, arriva la minuto 19^, lo fornisce Pozzebon, che con una gran giocata, un tiro cross dalla destra, coglie incredibilmente il palo, a portiere ormai battuto. Anche il Siracusa si sveglia così dal torpore, l’incontro dunque decolla e le due squadre cominciano a creare qualche occasione da gol. La prima nitida e concreta per i padroni di casa, viene immediatamente sfruttata dal bomber locale Catania, che al minuto 25^, porta in vantaggio la formazione siracusana, colpendo tutto solo di testa da dentro l’area piccola, sfruttando al massimo un gran bel cross di Cassini. La rete cambia immediatamente le dinamiche del match, infatti il Messina subisce negativamente il contraccolpo, il Siracusa lo intuisce e prosegue incessantemente a testa bassa i propri attacchi. Al minuto 35^ arriva dunque il raddoppio, ancora con Catania, che nuovamente di testa, questa volta in torsione, sfrutta un cross di Valente e batte l’incolpevole Berardi. La squadra peloritana qui crolla definitivamente ed il Siracusa, con un ampio possesso palla, tenta di amministrare il risultato, in attesa del fischio che mandi le due squadre al riposo. Fischio che giunge immediato e impetuoso, al minuto 45^, senza dunque nessun minuto di recupero concesso dal giudice di gara.
LA RIPRESA- Nella ripresa le due squadre ripartono allo stesso modo di come le avevamo lasciate gli ultimi dieci minuti del primo tempo. Infatti il Siracusa amministra il doppio vantaggio, cercando di far girare palla, mentre il Messina appare incapace di reagire, completamente apatico e bloccato in quel torpore che non gli permette di attuare le azioni e le strategie studiate in settimana. I primi 15^ minuti scorrono via così, le uniche varianti sono quelle che al minuto 63^ fornisce mister Lucarelli, effettuando un doppio cambio, facendo entrare Madonia e Marseglia, al posto dei due spenti Mileto e Saitta. La partita però non muta, il ritmo rimane costante. L’occasione che potrebbe dar vita ad una nuova scossa nell’incontro, arriva però improvvisa, con il neo entrato Madonia, che tutto solo al minuto 67^, a portiere ormai battuto, spara alto da pochi passi, il pallone che avrebbe potuto riaprire la partita. Nell’incredulità più totale dei presenti allo stadio, il Siracusa ringrazia e si riorganizza, chiudendosi dentro la propria metà campo, non consentendo ai peloritani di imbastire azioni di gioco importanti. La partita di fatto termina lì, le due squadre infatti non creano più nessuna occasione importante. L’unico ed ultimo brivido arriva al minuto 88^, ed è per i padroni di casa, con una gran botta da fuori da parte di Valente, respinta in angolo dall’estremo difensore giallorosso Berardi. Dopo ulteriori 4^ minuti di recupero concessi dall’arbitro, termina così l’incontro che sancisce la vittoria per 2 a 0 del Siracusa, che consolida sempre più la propria posizione di metà classifica. Perde invece il Messina, che prosegue questo suo cammino in costante agonia, sempre vicino alle zone rosse della classifica, in piena lotta retrocessione.