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Messina, urge nuovo Garante per i Diritti dell’Infanzia

Messina, urge nuovo Garante per i Diritti dell’Infanzia

L’infanzia  e i minori sono beni preziosi e necessitano di tutela e protezione.
Ci tiene a ribadirlo il consigliere comunale Libero Gioveni, promuovendo la necessità di nominare un nuovo Garante per i Diritti dell’Infanzia  dell’Adolescenza.
Il posto è vacante da ben sei mesi, ed è una situazione incresciosa sia dal punto di vista legislativo, in quanto la figura è prevista dalla legge n. 112 del 12 luglio 2011, sia dal punto di vista pratico.

Il Garante ha il compito di promuovere e sostenere il rispetto  e l’attuazione dei diritti di cui i minori sono titolari; in sinergia con l’amministrazione comunale, il Garante tutela il diritto alla famiglia, all’educazione, all’istruzione ed alla salute, e segnala alle autorità giudiziarie e agli organi competenti chiunque commetta abusi contro i minori.

Ma, continua il Consigliere, non è solo la mancanza del Garante a suscitare situazioni di disagio, ma anche la situazione generale dei minori messinesi.
L’ultimo rapporto dell’ex Garante, la dottoressa Maria Baronello, evince un decadimento sociale sempre crescente.
In primo luogo, la ridotta presenza di personale, essendoci solo 18 assistenti sociali, di cui 4 part-time, rispetto ai 100 (di ruolo) a Catania e Palermo.
Un numero così esiguo non può, logisticamente e pragmaticamente, far fronte a tante emergenze.
In secondo luogo, l’annosa questione degli asili nido: Messina non rispetterebbe i parametri del trattato di Lisbona che aveva fissato al 33% la percentuale di bambini da zero a 3 anni a cui doveva essere garantita un’assistenza pubblica negli asili nido; infatti, su 8544 bambini in questa fascia d’età più di 2800 dovevano essere ospitati nei Nidi comunali e invece nei soli 3 asili nido presenti in città (Camaro, San Licandro e Giostra a cui si aggiungerà il micro nido di Palazzo Zanca) sono presenti solo 94 bambini, ossia appena l’1%.

Anche le altre fasce d’età (4-12 e 13-18) sono considerate a rischio. L’ex Garante, aveva avanzato la proposta di inserimento lavorativo, magari attraverso stage (per es. nelle officine dell’ATM) o attività parascolastiche.

Dunque, non serve solo nominare un nuovo Garante per i diritti dell’infanzia  dell’adolescenza, ma anche risolvere queste problematiche prima che sia troppo tardi.

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