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Libero Gioveni su Accorinti neo assessore al bilancio: “Faccia i conti con l’indennità!”

Libero Gioveni su Accorinti neo assessore al bilancio: “Faccia i conti con l’indennità!”

All’indomani delle dimissioni dell’Assessore al Bilancio Luca Eller, è Renato Accorinti, primo cittadino di Messina, ad aver assunto il delicato incarico, suscitando critiche e perplessità da più parti.

In particolare, è Libero Gioveni a lanciare la sua sferzata contro Accorinti, ponendo l’attenzione sulla parte di indennità che, come dichiarato e promesso dal sindaco durante la campagna elettorale, avrebbe donato in beneficenza.

Gioveni ha inveito affermando: “Dal suo insediamento ad oggi il primo cittadino ha intascato finora quasi 300.000 euro lordi (per l’esattezza 298.644 euro, ndr); da qui occorrerà sottrarre lo stipendio da insegnante che si aggira intorno o poco più ai 2.000 euro lordi, per cui, nel voler arrotondare parecchio in eccesso diciamo che fino ad oggi Accorinti avrebbe percepito, se avesse proseguito il suo insegnamento, quasi 100.000 euro lordi.
Ne consegue che la parte di indennità eccedente che dovrebbe donare si aggira a 200.000 euro!

Personalmente nel corso di questo mandato ce ne sarebbero state eccome di opportunità per dimostrare la sua generosità in questo senso – prosegue Gioveni – come, per esempio, la salma del nostro concittadino morto in Marocco e rimasto vergognosamente in terra straniera per qualche settimana, il mancato acquisto dell’ambulanza veterinaria in sostituzione di quella incendiata che invece è arrivata poi solo grazie alla generosità di altri, ritengo che sia giunto adesso il momento che la stragrande maggioranza della cittadinanza che decise di votare Accorinti anche per questa sua promessa che certamente spiazzò all’epoca il suo antagonista Calabro’, sappia chi beneficerà del tesoretto del sindaco!

L’esponente centrista tiene infine a precisare che non si può certo misurare da questo gesto la validità di un primo cittadino, o giudicare il suo operato, ma di sicuro “un gesto simile, se compiuto, dimostrerebbe da parte sua grande coerenza e, a qualche giorno dalla discussione in aula sulla mozione di sfiducia, potrebbe indurre anche qualcuno di noi a un possibile ripensamento sulla decisione finale; diversamente si potrà solo dire che, spudoratamente ingannati, i cittadini hanno assistito a un grande bluff “.

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