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Arrestato il patron dell’AICON

Arrestato il patron dell’AICON

Questa mattina i finanzieri di Milazzo hanno arrestato Pasquale Siclari, il patron del gruppo AICON, che operava nella produzione di yacht di lusso.

Due dei suoi stretti collaboratori, Pietro Pappalardo, consulente fiscale di Milano e Salvatrice Gitto, segretaria di Milazzo, sono finiti agli arresti domiciliari, in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e patrimoniali.

Le Fiamme Gialle mamertine stanno procedendo al sequestro preventivo per equivalente di beni per oltre quattro milioni di euro consistenti in una parte delle somme di denaro ritenute profitto della bancarotta conseguente al fallimento AICON, detenute sui conti correnti personali e societari riconducibili a Siclari, nelle quote societarie allo stesso riferibili dell’AIRON Italia S.r.l. di Saponara (Messina), operante nella cantieristica navale, nonché nel complesso immobiliare turistico-alberghiero “Borgo Musolino Srl“, inaugurato qualche mese fa sui colli San Rizzo a Messina.

I magistrati della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto indagano anche in merito ai recenti e cospicui investimenti effettuati da Siclari per ristrutturare la villa costruita negli anni ‘60 sui Colli San Rizzo, adibita a struttura turistico-alberghiera, per la quale sarebbero state impiegate ingenti somme sottratte alle società fallite in modo tale da ostacolare l’identificazione della loro provenienza illecita.

La misura cautelare in carcere per Siclari e quelle degli arresti domiciliari per Pappalardo e Gitto sono state emesse per il reato di autoriciclaggio, che prevede per l’impiego in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto, la reclusione da quattro a dodici anni.

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