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Acr Messina, una scoppola che fa riflettere

Acr Messina, una scoppola che fa riflettere

Questa 31^ giornata di Lega Pro gruppo C, propone tra i match di cartello, la sfida, dallo stadio XXI Settembre “Franco Salerno”,  tra Matera e Messina. Un importante e delicato incontro per entrambe le compagini, alle prese con differenti obiettivi di classifica, ma con un unico proposito, ottenere i tre punti. Un Matera in piena crisi di risultati ormai da quattro giornate e, con la testa anche alla finale di coppa italia contro il Venezia di Filippo Inzaghi, cerca punti importante per continuare ad alimentare i propri sogni di play off. Il Messina dal canto suo, viene da un momento quasi magico, destabilizzato un pò dalle notizie relative all’inchiesta sul calcio scommesse, che vede implicati alcuni ex ed attuali elementi giallorossi, presenti la scorsa stagione, ma che comunque al momento non dovrebbe compromettere nulla per quel che concerne il gruppo, carico e voglioso di far bene, proseguendo una striscia importante ed ottenendo tre punti importanti per la classifica ed anche per aggiornare l’albo, che vede alla voce vittorie giallorosse a Matera, un pesantissimo zero in dieci sfide tre le due squadre.

PRIMO TEMPO- Inizia il match, agli ordini del signor Giuseppe Strippoli della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Stefano Viola di Bari e Sante Selicato di Siena. Le due squadre non sembrano fin da subito voler accelerare, ed infatti il ritmo in campo è molto compassato, le due compagini studiano le mosse giuste, cercando di ridurre al minimo gli errori. Al 5^ minuto la prima improvvisa occasione della partita, arriva per i padroni di casa, con un tiro di Mattera dal limite dell’area di rigore, apparentemente poco insidioso, che mette in difficoltà l’estremo difensore giallorosso Berardi, che d’istinto devia la palla sul palo e successivamente, in seguito ad una carambola, in angolo. Il difensore azzurro, esaltato da questa occasione, ci riprova poco dopo con risultati migliori, al minuto 8^ per la precisione, portando in vantaggio i padroni di casa, sugli sviluppi di un calcio piazzato,  colpendo di testa a pochi passi dalla linea di porta. L’incontro sembra così decollare, in realtà il ritmo rimane lento, inoltre i padroni di casa non sembrano voler strafare, non cercando di chiudere subito la partita, ma amministrandola serenamente. Il Messina con il passare del tempo però, sembra sempre più entrare in partita, costruendo discrete azioni di gioco che spingono il Matera dentro la propria area di rigore. I giallorossi sfiorano anche il gol con qualche conclusione di Da Silva prima, uno dei migliori, e successivamente con Musacci, ma un attento Tozzo, respinge con sicurezza. Proprio nel momento migliore dei giallorossi però, arriva il raddoppio dei padroni di casa, che al minuto 29^ trovano la rete con Lanini, che batte un incolpevole Berardi. Dopo la rete del raddoppio, il match prosegue, per i restanti 16^ minuti, con un ritmo basso, quasi fosse una mera esercitazione. La sensazione è che il pareggio sarebbe il risultato più giusto, visto il poco gioco espresso in campo. I padroni di casa cinici e concreti sembrano amministrare, mentre i giallorossi, apparentemente più in forze e con più idee, si trovano imbrigliati nel solito groviglio, che li porta a non concretizzare le idee gli schemi studiati in settimana. Così, dopo un solo minuto di recupero, il direttore di gara decide di mandare le due squadre al riposo.

LA RIPRESA– Nella ripresa, le due squadre confermano i rispettivi undici titolari della prima parte dell’incontro, mentre il ritmo sembra essere sin da subito diverso, molto più frenetico. Il Matera infatti parte subito forte, mostrando immediatamente la differente posizione di classifica dovuta al differente organico. Pronti via infatti, al minuto 48^, arriva la terza rete dei lucani, ad opera di Salandria, che chiude apparentemente il match. Apparentemente si, il termine non è casuale, perché il Messina non molla, sembra essere ancora in partita e crederci fino alla fine. Al 58esimo minuto arriva infatti la reazione, con Da Silva, uno dei gran colpi della sessione invernale di mercato, che accorcia le distanze, riducendo il gap. I peloritani sembrano credere alla rimonta, tanto che mister Lucarelli, al minuto 60^, inserisce un’altra punta, Madonia, per un centrocampista, lo spento Sanseverino. La partita è scoppiettante, i giallorossi sembrano non volere mollare, preparandosi ad un assedio finale, pirotecnico. Le speranze ospiti però durano poco, solo due minuti, perché al 62esimo minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, arriva la quarta rete del Matera, con Casoli, che con uno stacco perentorio batte l’estremo difensore giallorosso. Questa rete è una botta pesante per l’Acr Messina, che cede di schianto, non riuscendo più a reagire, subendo anzi gli affondi dei padroni di casa che esagerano, trovando al minuto 81^, la quinta rete, ad opera di Sartore. La batosta è così completa, gli ultimi 12^ minuti, nove effettivi, più tre di recupero, sembrano scorrere quasi inutilmente, servono solo da attesa al fischio finale del direttore di gara, che puntuale, al 93esimo minuto arriva, sancendo la fine. Il Matera batte dunque con un sonoro 5 a 1 il Messina, tornando a far punti in classifica e ritrovando tutti i suoi migliori elementi, pronti e carichi, per l’andata della finale di Coppa Italia che li vedrà in settimana, sfidare la squadra lagunare allenata dall’ex bomber rossonero, Pippo Inzaghi. Il Messina dal canto suo, incassa questa scoppola e torna a casa, con la consapevolezza che non tutto va buttato, ma che ancora molto va sudato, che la strada è lunga, irta di pericoli, che la compagine giallorossa dovrà superare, per conquistare questa faticosissima salvezza.

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