Il consigliere comunale Libero Gioveni torna a parlare dei fondi TASI erogati a favore dei CAG( Centri d’aggregazione giovanili, oggi denominati Centri socio-educativi, ndr) che ammontano a un milione e 87.000 euro, a un anno e mezzo dal loro stanziamento.
Il 2 ottobre 2015, infatti, Gioveni aveva formalizzato all’amministazione Accorinti questa proposta di utilizzo, visto che gli otto centri sociali presenti sul territorio sono considerati parecchio preziosi per fronteggiare l’alto tasso di disagio sociale in cui vivono moltissimi ragazzi dei villaggi periferici.
In quell’occasione, il consigliere aveva proposto di utilizzare una cifra tanto cospicua per avviare alla formazione lavoro già dall’adolescenza parecchi di questi ragazzi, attraverso l’istituzione di “stage” nelle società partecipate del Comune, allo scopo di dare la giusta valenza a un servizio che non sempre è stato considerato prioritario, ma che avrebbe soprattutto contribuito fattivamente a formare quelli che sono i “cittadini di domani”, il futuro della città.
Tuttavia, dopo un anno e mezzo, non si sa quale sia stato l’effettivo utilizzo di questo “tesoretto” assegnato ai CAG e se i fondi siano stati concretamente impiegati.
Pertanto, Gioveni ha inoltrato un’interrogazione al sindaco Accorinti e alla sua squadra, per conoscere come sia stato effettivamente impegnato quel milione e 87.000 euro e se siano stati adottati, o vi sia la volontà politica di adottare provvedimenti amministrativi finalizzati a migliorare l’offerta dei servizi ai numerosi ragazzi dei CAG, specificatamente con dei processi formativi di inserimento al lavoro attraverso l’avvio di stage in alcune società partecipate dell’Ente.