La 37^ giornata di Lega Pro girone C, mette davanti l’una contro l’altra, Messina e Cosenza. Una partita fondamentale, dai risvolti importanti per la compagine giallorossa, che spera nei tre punti e nelle buone notizie dagli altri campi, per festeggiare finalmente l’impresa della salvezza. Il Cosenza da parte sua non ha molto da chiedere al campionato in queste ultime due giornate, avendo raggiunto una tranquilla posizione valida a sostenere l’importante e bella giostra rappresentata dai play-off.
PRIMO TEMPO- Pubblico delle grandi occasioni ed un clima estivo, fanno da cornice questo pomeriggio al “Franco Scoglio”, ad un Messina che si gioca oggi in questa partita, importanti chance salvezza. Pronti via la compagine di mister Lucarelli sembra iniziare con la giusta cattiveria e voglia di fare bene. I giallorossi al minuto 8^ passano infatti subito in vantaggio, con il proprio uomo migliore, Milinkovic, che mette a sedere un difensore cosentino e batte l’estremo difensore dei lupi, Perina. Il Cosenza però non ci sta a rimanere a guardare, prova subito a giocare e reagire, schiacciando i peloritani nella propria metà campo, non riuscendo però a sfondare all’interno del muro eretto dai padroni di casa, attenti e ordinati in difesa, pronti a ripartire in contropiede. Al 30esimo minuto, arriva il secondo atteso boato dello stadio, per il raddoppio del Messina, che sul capovolgimento di fronte riesce a siglare la seconda rete, con Capua, che insacca, servito magistralmente da un Milinkovic immenso. Lo stadio è una bolgia, i giallorosi si caricano mentre i silani crollano, sotto i colpi dei padroni di casa. Il Messina sente in pugno la partita ed ora continua a martellare, sfiorando il gol al 41esimo minuto con Grifoni, il cui tiro viene respinto incredibilmente sulla linea da un difensore, Pinna, che salva il proprio portiere ormai completamente battuto. Si va così verso il riposo, il Messina è in pieno controllo della gara, quando improvviso al 45esimo minuto arriva il gol degli ospiti che accorciano le distanze con Mendicino, che con la complicità di Berardi e della traversa, mette a segno la rete che accorcia le distanze. Il primo tempo però termina qui, con un Messina perplesso, che va al riposo con il dispiacere e l’ansia di non aver chiuso la partita e con la consapevolezza che la vittoria è a rischio e ci vorrà una ripresa importante per portarla a casa.
SECONDO TEMPO- Nella ripresa il Messina rientra carico e sicuro, mister Lucarelli sembra aver toccato le giuste corde in questi quindici minuti di riposo. I giallorossi alzano così il pressing provando a chiudere il Cosenza nella propria metà campo. Le trame impostate dalla compagine peloritana sembrano esaltare il pubblico di casa, che risponde con una serie di applausi alle trame di gioco dei propri beniamini. Al 51esimo minuto, un gran scambio tra Anastasi e Musacci, porta quest’ultimo alla conclusione, che esce, andando di poco alta sopra la traversa. Ancora pericoloso il Messina al 60esimo minuto, con due occasioni ravvicinate, nel giro di pochi secondi, per Anastasi, che viene però stoppato all’ultimo dai difensori silani, che non gli permettono di chiudere l’incontro. I calabresi infatti non ci stanno, provando a reagire e a impensierire i padroni di casa, non rendendogli la vita semplice, con qualche flebile attacco in contropiede. Il tempo passa e le notizie che arrivano dagli altri campi rendono sempre più pesante e importante questa possibile vittoria del Messina, che prova ad addomesticare la partita, gestendo il possesso palla. Si arriva così al 90esimo minuto, gli ultimi due di recupero concessi dal direttore di gara, il signor Boggi Pasquale della sezione di Salerno, sembrano un’eternità, un macigno pesantissimo per i peloritani, che però chiudono tutti gli spazzi, dando sfogo alle ultime energie. Il fischio finale fa esplodere di gioia un intero stadio, capitanato da un Cristiano Lucarelli scatenato insieme ai suoi, nei festeggiamenti di questa incredibile e meritata salvezza, che ha portato i giallorossi a sfidare difficilissimi avversari dentro e fuori dal campo, per raggiungere un traguardo dal dolce sapore d’impresa.