L’assessore alla cultura, Federico Alagna, ha espresso viva soddisfazione per l’iscrizione della “Festa delle Barette” nella lista dei beni immateriali della Regione Siciliana. La manifestazione storica messinese andrà a far parte del libro delle Celebrazioni delle Feste e Pratiche Rituali del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (REIS).
La Commissione, che ha accolto la richiesta inoltrata dal Comune di Messina, ha ritenuto l’evento religioso “preziosa testimonianza di un culto ancora attivo in Sicilia e largamente partecipato dalla comunità locale. La festa con ricorrenza annuale – si legge inoltre nella motivazione espressa dell’organo regionale competente – mantiene ancora inalterati gli elementi connotativi della tradizione, che emergono dai comportamenti rituali e collettivi, dall’apparato scenografico e dal corredo di suoni e invocazioni”.
Il rito delle “Barette” di Messina affonda le radici in epoca cinquecentesca, ai tempi della dominazione spagnola della Sicilia da parte della Corona d’Aragona: una prima Via Crucis cittadina costituita da gruppi di statue addobbate rievocava gli eventi della passione di Gesù. Le cronache successive poi iniziano a parlare di barette, termine che deriva dalle originarie macchine d’argento e di finissimi cristalli che accoglievano la statua del Cristo morto, portate a spalla dai fedeli.
Per saperne di più è possibile consultare il sito www.regione.sicilia.it/beniculturali/reis oppure contattare il Servizio 8 – Centro regionale per l’inventariazione, la catalogazione U.O.3 – valorizzazione e musealizzazione dei fondi documentali.