Il consigliere comunale Libero Gioveni, che il 18 novembre 2016 aveva presentato una dettagliata interrogazione in merito alla mancata scelta da parte di Palazzo Zanca di affidarsi a CONSIP nella gestione e manutenzione della pubblica illuminazione cittadina, rivendica adesso quella proposta che, a suo dire, non avrebbe fatto ripiombare la città nel buio con tutti i disagi e i pericoli che ne conseguono per la cittadinanza.
“Infatti, mentre la Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze – spiega Gioveni – obbliga le Amministrazioni ad affidarsi a CONSIP S.p.A. per l’approvvigionamento di beni e servizi al territorio nell’ambito del Programma di razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni, il Dipartimento lavori pubblici di Palazzo Zanca ha fatto finora ricorso solo ad interventi tampone che, a conti fatti, oltre a determinare un esponenziale aggravio di spesa per l’Ente, non si sono mai rivelati risolutivi ed efficaci”.
“L’adesione a CONSIP, invece – prosegue il consigliere – avrebbe permesso, in condizioni di assoluta trasparenza, tempistiche di attuazione molto brevi e costi di gara e di progetto irrisori (a differenza di qualsiasi altra soluzione) visto che la gara viene esperita a monte con bando europeo dal Ministero. Non occorre andare lontano per individuare le città che in questo senso hanno operato con i crismi della buona politica, finalizzata cioè ad una razionalizzazione dei costi del servizio e dell’energia impiegata. In Sicilia, per esempio, (oltre alla nostra Autorità portuale che ha aderito a CONSIP) già Trapani, Agrigento e Catania adottano soluzioni all’avanguardia che consentono di fornire strumenti moderni ai cittadini per la risoluzione dei guasti sia a breve che a lunga scadenza.
Vi era stata l’anno scorso – ricorda Gioveni – una proposta ufficiale per l’attivazione del Servizio Luce 3 CONSIP da parte della società aggiudicataria della gara europea indetta, per l’appunto, da CONSIP S.p.A. per il lotto “Sicilia”. La proposta consisteva nella fornitura di energia elettrica, manutenzione ordinaria, preventiva e correttiva degli impianti e comprensiva anche dell’investimento per l’efficientamento energetico di tutto il parco lampade del Comune con prezzi che sembravano molto vantaggiosi per l’Amministrazione”.
“Dall’analisi della proposta – spiega ancora l’esponente del gruppo Misto – emergeva un risparmio considerevole di circa 700.00 euro l’anno per 9 anni per l’Amministrazione anche rispetto ai soli costi energetici attualmente sostenuti per l’esercizio degli impianti nelle condizioni in cui sono.
Inoltre – rimarca convinto il consigliere comunale – con l’affidamento a CONSIP non sarebbe stato necessario più bandire alcuna gara di appalto o redigere alcun tipo di progetto, senza considerare che alla fine del contratto gli impianti efficientati sarebbero rimasti di proprietà del Comune”.
“Insomma – conclude amaramente Gioveni – a causa dell’atteggiamento autolesionistico di questa Amministrazione che all’epoca replicò con una non proprio convincente relazione tecnica (e i fatti incresciosi dell’ultimo anno ne sono la piena dimostrazione), i cittadini si ritrovano adesso a pagarne le conseguenze sulla loro pelle”.