Il Consigliere comunale Libero Gioveni, in una nota di oggi, torna sul tema ATM, in particolare sull’impatto che potrebbero avere alcuni ricorsi sui bilanci dell’azienda.
Ciò a seguito della sentenza dello scorso 24 ottobre che ha dato ragione a 9 lavoratori ricorrenti contro ATM a causa della mancata “regolarizzazione” della loro posizione lavorativa in considerazione delle mansioni che essi realmente svolgevano. La sentenza, infatti, ha attribuito a questi ultimi titolo ad un rimborso di circa 150.000 euro.
“Non solo – scrive Gioveni – ma a questa (la sentenza dello scorso 24 ottobre, ndr) ve ne era stata una precedente, del 22 febbraio 2017, che aveva visto soccombere ATM contro altri 7 dipendenti che invece dovranno essere risarciti di circa 100.000 euro”.
Sulla base di questi precedenti, il Consigliere Gioveni ha quindi chiesto che venga trattato urgentemente il “caso ATM” in Commissione Bilancio.
“Di questo passo, – afferma il Consigliere – considerando anche gli interessi, le rivalutazioni monetarie e le spese legali, si rischia di aprire una “voragine”. Siamo alla soglia dei 250.000 euro da sborsare a dei lavoratori che legittimamente hanno avuto riconosciuto un diritto dal Giudice del Lavoro per procedimenti già andati in giudizio, ma mi risulta che siano ancora tanti i contenziosi in corso, che a questo punto rischiano di creare davvero un buco di bilancio grande quanto una casa”.
“Abbiamo il dovere di approfondire in Aula quanti e quali ancora siano i contenziosi in corso – prosegue l’esponente Udc – cercando di capire e valutare con i vertici ATM se per l’azienda a questo punto sia più conveniente transigere anziché “intestardirsi” a combattere battaglie già perse in partenza”.
Ad essere a rischio, per Gioveni, potrebbe essere perfino il piano di riequilibrio pluriennale dell’ente la cui tenuta è di fondamentale importanza per il suo futuro.
“Pertanto – conclude Gioveni – a seguito della mia richiesta fatta in Commissione Bilancio, auspico che al più presto il neo Consiglio d’Amministrazione di ATM possa chiarire in Aula l’attuale posizione debitoria dell’azienda trasporti rispetto ai fatti citati e come, da qui in avanti, intenderà agire rispetto ai contenziosi pendenti”.