Il nord-ovest italiano, dopo anni di latitanza o fugaci apparizioni, fa i conti con la neve che è caduta, da ieri pomeriggio, in diverse città e paesi di pianura(nella foto Pavia ieri, fonte “La Provincia Pavese”). Persino Verona, notoriamente allergica alla dama bianca, ha avuto la sua “razione” di bianco.
Noi invece siamo alle prese con correnti meridionali, che stanno portando vento e aria mite, sebbene il quartiere San Michele abbia toccato i +5 stamane e diversi paesi siciliani come Linguaglossa, all’alba, abbiano sfiorato lo zero.
Pur in un contesto generalmente mite, avremo due occasioni di pioggia per noi: la prima tra mercoledì e giovedì, la seconda nel weekend quando correnti mediamente occidentali porteranno qualche fenomeno con un moderato calo termico. Poi si farebbe strada una breve intrusione fredda balcanica, ma va confermata. I mari saranno localmente mossi, il vento prima meridionale e da mercoledì occidentale, l’umidità elevata.
Come preannunciato da tempo, la prevalenza di aria artico marittima “favorisce”, in termini nevosi, il nord Italia, relegando all’estremo sud qualche pioggia e neve in montagna, intervallate da richiami miti.
Resta da capire se in questo inverno sfacciatamente settentrionale e centro-europeo ci sia spazio per le correnti da est, le uniche in grado di portare il vero freddo da noi. Anche se ciò non avvenisse, ricordiamoci di avere vissuto degli inverni memorabili in tempi recenti: compreso l’ultimo, il 2016-2017. E che il nostro clima, di cui si innamorarono Goethe e tanti altri illustri visitatori, non contempla periodi prolungati di gelo, ma un’alternanza di mitezza e freddo moderato, proprio come quella di quest’inizio inverno.