Breaking News
Home / Meteo e Ambiente / Ambiente / Incendio alla raffineria di Milazzo: quattro feriti
Incendio alla raffineria di Milazzo: quattro feriti

Incendio alla raffineria di Milazzo: quattro feriti

Stamane, intorno alle 9:30, dall’area della raffineria di Milazzo si è innalzata un’imponente colonna di fumo nero, preceduta da un forte boato. A causare il fenomeno un incendio che parrebbe essere stato causato dalla fuoriuscita di carburante da una delle tubature.

Le fiamme e la coltre di fumo erano tanto visibili da poter essere avvistate sia dall’autostrada che dalle isole Eolie, riportando alla mente dei testimoni l’incidente del 27 settembre del 2014, quando a prendere fuoco fu il “serbatoio 513” contenente circa un milione di litri di carburante.

Sul posto sono immediatamente intervenuti la squadra antincendio interna alla raffineria e i Vigili del Fuoco, con una squadra speciale, che hanno domanto l’incendio con rapidità.
Presenti anche gli uomini della polizia giudiziaria in quanto la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto avrebbe già avviato delle indagini in merito.

A seguito dell’episodio si sono registrati quattro feriti non gravi. Di questi tre trasportati all’ospedale “Fogliani” di Milazzo ed uno al centro grandi ustionati di Catania.

L’evento si è verificato nella zona nord-est della raffineria, nel territorio di San Filippo del Mela, in prossimità del mare. Area distante dagli “impianti di processo che quindi pare non abbiano riportato danni.

Al momento dell’incidente non vi erano petroliere attraccate ai pontili e quelle ormeggiate in rada si sono allontanate dalla costa per evitare qualsiasi tipo di complicazione. Sul posto è comunque intervenuta la Guardia costiera che continua a monitorare la situazione.

A margine si segnala come l’incidente si sia verificato a poche ore dalla riunione prevista presso la sede del ministero dell’Ambiente, momento che l’azienda aspettava da tempo e al quale dovrebbe seguire il conferimento alla raffineria di Milazzo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia). Questa consentirà agli impianti di continuare ad operare per un periodo che va dai 3 ai 5 anni.

Seguici e condividi:

Lascia un commento

Torna su