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Nel 2018 20 nuovi bus per ATM, 13 saranno elettrici

Nel 2018 20 nuovi bus per ATM, 13 saranno elettrici

Si prevede un anno di ulteriore crescita per ATM che durante il 2018 ammodernerà la sua flotta con 20 nuovi mezzi di cui 13, per la prima volta, elettrici.
Questi si andranno a sommare ai 52 bus acquistati negli ultimi tre anni dalla partecipata di Palazzo Zanca, che potrà così contare su una flotta totalmente rinnovata con all’attivo 72 nuovi autobus.

L’acquisto dei mezzi sarà finanziato tramite i fondi del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane (PON Metro 2014-220, ndr). Il pacchetto prevede infatti che vengano stanziati 8 milioni di euro di cui 5.189.000 destinati all’acquisto di 13 autobus elettrici di lunghezza compresa tra i 7,70 metri e gli 8,30, e 1.260.000 per l’acquisto di 7 autobus gasolio Euro 6 Classe 2, di una lunghezza compresa tra 11,80 metri e 12,20.

Stabilito che le somme in questione saranno riferite al bilancio 2017 – 2019 ed approvata la documentazione tecnica, il Dipartimento Mobilità del Comune ha dato il via libera per procedere alle due gare d’appalto, che si terranno secondo il criterio “dell’offerta economicamente vantaggiosa”.
Considerati i tempi tecnici di queste ultime, entro la primavera l’intera procedura dovrebbe essere portata a conclusione.

I nuovi mezzi elettrici saranno alimentati da batterie al litio di nuova generazione, capaci di offrire percorrenze fino a 300 km con una sola ricarica.
Sebbene più costosi all’acquisto rispetto ai loro omologhi alimentati a gasolio e a metano, sul lungo termine, i bus elettrici offriranno possibilità di risparmio sia grazie al minor grado di manutenzione necessaria ai loro propulsori, che, soprattutto, ai minori costi rifornimento.

Si pensi che un autobus percorre tra i 30 ed i 60 mila chilometri l’anno ad una media di circa 3 km al litro, consumando tra i 10 ed i 20 mila litri di carburante. In questo caso la possibilità di risparmio non è data unicamente dal minor costo dell’energia elettrica necessaria ad alimentare la flotta rispetto al carburante tradizionale, ma anche dalla possibilità di ridurre ulteriormente i costi installando pannelli fotovoltaici nelle stazioni di ricarica che saranno costruite presso gli attuali depositi delle flotte.

Sembra dunque che gradualmente, ma con costanza, ATM stia innalzando il livello della propria offerta tanto da permetterci, finalmente, di parlare di “qualità del servizio” e non più solo “dell’entità dei disservizi”, con standard sempre più consoni ad una città dalle potenzialità quali quelle di Messina.

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