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Nella giornata di ieri, venerdì 12, si sono vissuti momenti di paura a Ganzirri.
Alle 10:30 circa, infatti, è giunta una richiesta di intervento alla centrale operativa dei Carabinieri di Messina e al centralino del 118 da parte di una donna che era stata rinchiusa in una stanza dal proprio compagno, quarantatreenne del posto, che si trovava in uno stato di alterazione psicofisica.
Sul posto sono subito accorsi i Carabinieri della Stazione di Ganzirri, della Stazione di Faro Superiore e del Nucleo Operativo che hanno liberato la signora facendola uscire dalla finestra dell’abitazione.
La donna, seppur in evidente stato di shock, era in buone condizioni di salute e ha ricevuto assistenza anche dal personale del 118 presente sul posto.
Dal racconto della donna è emerso che nella notte il compagno, in preda ad una forte agitazione psicofisica, dopo aver pronunciato frasi sconnesse, l’aveva rinchiusa all’interno della stanza da letto, rendendo vano ogni tentativo di comunicazione.
Dopo aver raccolto la testimonianza della donna, i militari hanno subito messo in sicurezza la zona e sul posto è giunto un “negoziatore” dei Carabinieri, con l’obiettivo di arrivare ad una mediazione con la persona barricata in casa.
Tuttavia ogni tentativo di mettersi in contatto con l’uomo è risultato vano in quanto, pur sentendo rumori all’interno della casa, il quarantatreenne si rifiutava di rispondere alle richieste dei militari.
Per questo motivo i Carabinieri, dopo aver valutato la situazione, al fine di evitare che altre iniziative dell’uomo potessero mettere in pericolo l’incolumità sua o di altre persone, hanno deciso di effettuare l’irruzione all’interno dell’appartamento sfondando il portone di ingresso.
L’uomo, ancora in evidente stato di alterazione psico-fisica, è stato prontamente immobilizzato e successivamente accompagnato presso l’azienda ospedaliera “Papardo”, dove è stato sottoposto a trattamento sanitario e alle cure del caso.
