Il Comune di Messina è stato tra i primi Enti pubblici ad avere intrapreso, in ambito cittadino, l’attività di monitoraggio relativa all’evoluzione nel tempo del campo elettromagnetico, turbato dal repentino ed inarrestabile progresso tecnologico.
Per lo scorso mese di dicembre i diagrammi dei dati misurati dal servizio comunale, relativi all’esposizione delle radiazioni non ionizzanti ed in particolare ai campi elettromagnetici ad alta frequenza, confermano che i valori sono inferiori all’obiettivo di qualità fissato dalle normative vigenti, rappresentato dal valore limite di 6 V/m (Volt/metro).
Il rilevamento per lunghi periodi del campo elettromagnetico consente di monitorare nel tempo, con particolare attenzione ai luoghi frequentati dai bambini, l’impatto ambientale generato da un settore tecnologico, quello degli impianti di telecomunicazione, in rapida e continua evoluzione.
La rete di monitoraggio continuo del Comune di Messina è costituita da sei centraline “indoor” e tre “outdoor”.
Le prime, in esercizio dal 2001, sono collocate all’interno di alcune scuole cittadine: elementare e media Mazzini (attualmente la centralina della media è in manutenzione), elementari F. Crispi, Montepiselli, G. Martino di Tremestieri e Beata Eustochia.
Quelle “outdoor”, alimentate con pannelli solari, sono invece collocate in terrazze di edifici situati al centro urbano, dove è alta la concentrazione di antenne trasmittenti: all’Istituto Don Orione, sul viale S. Martino; alla Casa di cura S. Camillo, sul viale Principe Umberto; ed a Palazzo Piacentini, in via T. Cannizzaro.
La collocazione delle stazioni di misurazione è avvenuta dopo aver effettuato rilievi preventivi di breve durata con la strumentazione portatile.
I dati rilevati 24 ore su 24 dalle stazioni di misura, vengono trasmessi via GSM all’unità di controllo del servizio di monitoraggio ambientale del dipartimento Mobilità urbana.