Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Patti hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di due giovani, ritenuti responsabili dei reati di atti persecutori e lesioni personali.
In entrambi i casi, purtroppo, le medesime dinamiche: giovani donne che subiscono maltrattamenti nell’ambito del loro rapporto sentimentale e l’inevitabile decisione di interrompere la relazione quando questa si fa insostenibile a causa dei continui soprusi e delle violenze.
Nello specifico, i due giovani oggetto delle ordinanze restrittive, non accettando l’interruzione delle relazioni sentimentali, hanno intrapreso continue e pressanti azioni vessatorie nei confronti delle rispettive ex compagne.
Azioni concretizzatesi in frequenti pedinamenti, minacce di morte, ingiurie e talvolta atti di violenza fisica, tali da procurare lesioni e creare perduranti stati di ansia e di paura.
La spirale persecutoria è stata rotta quando le giovani donne, temendo per la loro stessa incolumità e desiderose di riappropriarsi di una vita normale, libera da paure e condizionamenti, si sono rivolte ai militari dell’Arma delle Stazioni dei loro paesi.
Questi hanno raccolto le denunce ed avviato le relative indagini, anche in stretto raccordo con la task force per il contrasto alla “violenza di genere”, riuscendo a fornire all’Autorità Giudiziaria, in tempi celeri, tutti gli elementi investigativi necessari per l’ottenimento degli odierni provvedimenti cautelari.
In questo modo le condotte di M. S. C., messinese, classe 1991 e di A.C., pattese, classe 1992 sono state fortunatamente interrotte, con il loro collocamento agli arresti domiciliari.