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Messina “città precaria”: i dati dell’esecutivo Cisl confermano aumento occupazione, ma con contratti a tempo determinato

Messina “città precaria”: i dati dell’esecutivo Cisl confermano aumento occupazione, ma con contratti a tempo determinato

I dati sul lavoro anticipati dal Segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, nel corso dell’Esecutivo provinciale, testimoniano una lieve ripresa dell’economia sul territorio con 125.500 assunzioni nel 2017, in aumento di quattordicimila unità rispetto al 2016 ma sempre inferiori al 2014.

Nonostante il segno “più”, però, per il Segretario non è ancora il momento di sorridere.

Si tratta di assunzioni, per l’80%, a tempo determinato – ha detto Genovese – che confermano la precarietà del lavoro sul nostro territorio. Continua, inoltre, il calo della presenza delle imprese attive nei settori classici produttivi come l’industria, le costruzioni e il manifatturiero ed anche delle attività commerciali».

Genovese ha evidenziato acnhe come il territorio messinese viva un momento delicato e di estrema importanza dal punto di vista delle scelte strategiche, rispetto alle quali quello della mobilità resta un tema centrale. Soprattutto in considerazione di come questo aspetto favorisca lo sviluppo del settore industriale

Sono partiti i lavori del pontile di Giammoro e questa deve essere considerata un’opportunità straordinaria per lo sviluppo di tutta l’area – ha aggiunto” –. Speriamo che la sua inaugurazione non arrivi in un contesto di desertificazione industriale”.

Ed è proprio con questo auspicio che la Cisl di Messina, insieme a LaborMetro, ritengono fondamentale ottenere le aree Zes, tra cui quella di Giammoro, insieme a Tremestieri, all’Area Asi di Larderia e alla zona falcata per il comparto della cantieristica.

In merito alla presenza di stabilimenti produttivi, Genovese ha espresso la sua preoccupazione per l’incontro che si terrà domani al Ministero per la concessione della Certificazione Aia alla Raffineria di Milazzo (autorizzazione che dovrebbe consentire agli impianti di continuare ad operare per un periodo che va dai 3 ai 5 anni, ndr).

La mancata concessione della certificazione – ha commentato – avrebbe ripercussioni serie sull’occupazione per tutto il comprensorio”.

Genovese ha inoltre ricordato come sia stata convocata per oggi pomeriggio in Prefettura la riunione tecnica sull’edilizia, richiesta dai sindacati per monitorare e far partire tutti i lavori delle opere bloccate dalla burocrazia.

Altro settore perso in esame è quello dell’industria agroalimentare, nella quale il territorio presenta esempi di eccellenza che si stanno affermando e che, insieme ad un altro settore di grande rilievo come il florovivaismo, possono costituire delle serie filiere di sviluppo per il territorio.

Di pari rilievo è stata definita anche la volontà di raggiungere la destagionalizzazione del comparto legato al turismo, per superare il grave problema della precarizzazione dei rapporti di lavoro.

In fine il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, ha toccato, tra gli altri, il tema del degrado sociale e dei ritardi dell’economia: “Servono misure che alzino un argine contro il rischio-povertà che incombe sul 55% della popolazione dell’Isola. Si avverte l’urgenza di uffici tecnici funzionanti, capaci di sbloccare la progettazione esecutiva delle opere pubbliche, e c’è bisogno, inoltre, di un colpo di acceleratore alla spesa pubblica, non solo dei fondi Ue. Insomma, la Sicilia deve darsi una mossa. E deve sbrigarsi a darsi una mossa”.

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