Si conferma una grande campionessa la barcellonese Roberta Macrì, che ancora una volta conquista un oro nella disciplina sportiva “Para Powerlifting” della FIPE, nella categoria 86 Kg, alla Coppa Italia 2018 svoltasi a Olgiate Comasco (MI) il 25 Marzo.
L’atleta del longano sta attraversando un buon momento di forma visto il terzo oro consecutivo, e il miglioramento del record italiano da lei stessa detenuto di 35 Kg. dell’anno scorso, alzando in questa competizione, ben 40 Kg.
La “Pol. Dil. Giuseppe Primo”, società di cui Roberta fa parte, ha sede a Militello val di Catania ma non si ferma al piccolo paesino di provincia poiché tra gli iscritti vanta atleti provenienti da tutta Italia, anche dalla provincia di Messina, come Roberta già tesserata da tre anni, hanno aderito da quest’anno anche Salvatore Biondo, di Barcellona pg, 4 classificato nella cat. 80 kg e Giuseppe Scibilia di Torregrotta, 2 classificato nella cat 107 kg.
Altri atleti della “Polisportiva Dilettantistica G. Primo” hanno riportato più che onorevoli successi facendo incetta di medaglie e vincendo la coppa come migliore società femminile.
La presidente della Pol. Dil. G. Primo Marta Messina ed il direttore tecnico della FIPE Salvatore Primo si ritengono soddisfatti della notevole crescita e dei traguardi raggiunti dalla squadra della Pol. Dil. G. Primo ed auspicano in una ulteriore crescita poiché questo sport permette a tutti i diversamente abili non solo di uscire dalla propria quotidianità frequentando la palestra ed altri atleti, ma soprattutto tendendo ad aumentare la muscolatura permette di migliorare e facilitare i semplici spostamenti quotidiani.
La stessa Roberta Macrì ha colto l’occasione per fare un’appello a tutti i ragazzi con disabilità motorie invitandoli ad avvicinarsi a questo interessante sport avendo anche a disposizione nella sede di Barcellona Pozzo di Gotto un’allenatore riconosciuto dalla FIPE come Giuseppe Leone.
Due lezioni di vita emergono da questi straordinari atleti: la prima è che la pratica sportiva può demolire le barriere tra abili e disabili e la seconda lezione è che i disabili possono essere più bravi anche dei cosiddetti “normodotati”.
Il tutto attestante che…“nulla è impossibile, basta volerlo!”