L’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, il presidente e il direttore generale di AMAM, Leonardo Termini e Claudio Cipollini, hanno illustrato stamani a Palazzo Zanca, nel corso di una conferenza stampa, la campagna di sensibilizzazione per il recupero crediti e nuovi investimenti.
L’iniziativa, avviata ieri, mercoledì 4, dall’Azienda Meridionale Acque Messina, e che si completerà nell’arco di un mese, è finalizzata a far sapere ai cittadini, alle imprese e a tutti coloro che utilizzano l’acqua che il servizio ha un costo derivato dagli addetti, dall’energia, dalla manutenzione e dagli investimenti.
“Pagare le bollette AMAM – ha evidenziato l’assessore De Cola – è un atto dovuto e semplice, le cui entrate consentiranno di portare avanti alcuni progetti al servizio della cittadinanza. Il primo tra essi è h24, cioè prevedere l’emissione di acqua per l’intero arco della giornata. L’85% dei crediti esigibili riguarda l’uso domestico e/o condominiale. Chi non paga, spende di più nell’acquisto di acqua minerale rispetto ai costi che invece dovrebbe sostenere col pagamento della bolletta”.
“Apriamo l’Azienda alla città – ha dichiarato il presidente Termini – la sensibilizzazione e la collaborazione dei cittadini devono essere la chiave per un recupero del credito accumulato. Diamo nuovo impulso al rientro delle morosità per restituirle alla città attraverso nuovi investimenti”.
“Proponiamo ai cittadini un patto – ha concluso il direttore Cipollini – Amam migliora il servizio con decine di milioni di investimenti con l’obiettivo di portare l’acqua 24 ore su 24, trovare fonti alternative, costruire nuovi impianti e migliorare la rete ma per farlo servono risorse. Se i cittadini non pagano la bolletta questo patto non può funzionare regolarmente”.
La premessa, quindi, è che la bolletta dell’AMAM è del 30% più bassa della media nazionale e che con il corrispettivo del costo di sei bottiglie (poco meno di 2 euro, esattamente 1,8 euro) a Messina si comprano 1.000 litri di acqua potabile dell’Azienda municipale, direttamente dal rubinetto di casa propria o della propria attività.
Tuttavia, nonostante l’esiguità del costo, l’AMAM registra ogni anno morosità antiche e strutturate che si ripetono puntualmente. In totale il credito sfiora oggi i cento milioni (98.521.273,30 euro al 31 dicembre del 2017).
Ridurre la morosità e bloccarne il reiterarsi è un’azione fondamentale per il presente e il futuro del servizio reso dall’Azienda ai cittadini. L’obiettivo è quello di arrivare in cinque anni dall’attuale percentuale di morosità, pari al 40%, alla soglia media registrata nel sud d’Italia, che è del 20%.
Tra le strategie adottate da AMAM per risolvere il problema, è stata inoltre redatta una procedura d’intervento, che prevede diversi momenti di confronto tra moroso e Azienda e anche diverse possibilità di rateizzazione dei debiti (fino a 16/18 rate per condominii e abitazioni).
Per i “grandi debitori”, inoltre, si sta procedendo caso per caso, con contatti costanti.
Infine, nella procedura è prevista, dopo vari solleciti senza esito, anche la riduzione dell’erogazione d’acqua, azione che è già stata adottata più volte.
L’attività di recupero crediti è già in corso. Un primo protocollo operativo in fase di test ha avuto inizio a gennaio 2017 e dei 23 milioni e mezzo di euro incassati dall’AMAM nel 2017, il 47% risulta relativo a bollette emesse in precedenza e fino a quel momento non pagate.
Tra negoziazioni, versamenti spontanei post sollecito ed efficienza del nuovo Servizio dedicato, l’impegno dell’Azienda inizia a dare i suoi frutti. Tuttavia, il vero effetto sarà rilevabile alla fine del 2018, quando verranno a completarsi le prime rateizzazioni di pagamento di debiti ingenti.
A tutto ciò si aggiunge la campagna di sensibilizzazione che affianca gli interventi sul campo. Infatti il testo che l’Azienda ha scelto di diffondere ricorda che “l’acqua è un bene comune, ma per trasportarla e depurarla servono 2 acquedotti, 6 depuratori, 69 serbatoi, 109 impianti, 1200 km di condotte”.
Si tratta anche di far capire alla cittadinanza e a tutti gli utenti che senza il pagamento della bolletta tutto ciò è impossibile e con l’andare del tempo l’acqua rischia semplicemente di non arrivare più nelle case perché aumenteranno perdite e disfunzioni.
Ogni cittadino può assicurarsi di non avere debiti con AMAM, chiedendo informazioni agli sportelli di front-office, aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 13.30 e il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 17.