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La mia scuola è la mia casa: l’eco delle mamme di Saponara

La mia scuola è la mia casa: l’eco delle mamme di Saponara

Dopo varie riunioni con i genitori, collegi d’istituto, docenti, la preside ha deciso delle drastiche modifiche nella riorganizzazione scolastica.

In particolare, ha stabilito che saranno soppresse la primaria di Scarcelli e la scuola dell’infanzia di Saponara. Soppressioni che, di conseguenza, imporranno ai bambini di Scarcelli di dover salire a Saponara e, viceversa, ai bambini dell’infanzia di Saponara di scendere a Scarcelli.

Resta un mistero il disagio di questi bambini, che a soli due anni e mezzo dovranno viaggiare sui pulmini, con una sola accompagnatrice e senza cinture di sicurezza.

“Ormai da anni il plesso di Saponara Marittima va avanti con alcune classi uniche composte solo da sette alunni. – dichiarano le mamme – E’ proprio vero che i nostri sono figli…di un Dio minore”.

La mia scuola è la mia casa, è  il nome che le mamme hanno dato alla manifestazione che si è svolta davanti al plesso “Salvatore Quasimodo” di Scarcelli, venerdì scorso dalle ore 8:30 ad oltranza. Fondamentale importanza riveste nella formazione di ciascun bambino il rapporto con la propria scuola e con le maestre, per cui interrompere traumaticamente il percorso formativo sia con la scuola che si è frequentato fino ieri, che con le proprie insegnanti, per un bambino è quanto di più deleterio possa verificarsi. La scuola per i bambini è la loro casa e le insegnanti quasi delle secondi mamme.

Al centro di ogni modifica che deve verificarsi nella scuola non può non esserci il bene dei bambini e della loro formazione, ed ogni cambiamento deve essere programmato, graduale e funzionale solo al loro benessere e alla loro formazione. Esattamente l’opposto di quello che si sta verificando a Scarcelli.

“Mamma io mi sento bene qui con le mie maestre, perché devo andare in un altro posto?!”: è ciò che le mamme si sentono chiedere dai loro figli ed è per questo che chiedono, con forza, di rivedere i nefasti cambiamenti e di trovare delle soluzioni che tutelino principalmente il benessere e la formazione dei loro infanti.

“Da un paio di anni – concludono le mamme – abbiamo una nuova responsabile di plesso, la quale ama i nostri bambini e loro sono felici e vogliosi di andare a scuola. Tutte le insegnanti svolgono il loro lavoro in maniera impeccabile e noi non possiamo che elogiarle, anche in questa sede. Così come l’amministrazione comunale sta lavorando per noi e si sta impegnando a lasciare le cose così per come sono. E’ proprio vero che quando vi è qualcosa che funziona in modo ottimale, cosa che non accade quasi mai, la si vuole distruggere. E noi, costi quel che costi, non lo permetteremo”.

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