“Proficua la riunione a Palermo. – dice il sindaco De Luca – Grazie all’autorevole intervento dell’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera, è stato definito il procedimento per giungere all’abbattimento dei cinghiali che imperano nel centro urbano di messina.”
Sono state all’uopo disposte le “tappe” attraverso cui l’operazione si articolerà: “dal 3 al 17 agosto monitoraggio da parte dell’azienda e dell’Ispettorato provinciale, Polizia metropolitana e municipale.”
“17 agosto, in base alle risultanze del monitoraggio, eventuale emissione dell’ordinanza sindacale per la cattura, abbattimento e distruzione dei capi infetti, oppure per regalare alla mensa dei poveri la carne dei cinghiali che possa essere destinata al consumo umano.”
Si concluderà con la “tappa” prevista dal “20 – 31 agosto azione di abbattimento con il personale individuato dalle normative vigenti.”
D’altro canto, gli animalisti, i quali si oppongono, spiegano di aver chiesto numerose volte di essere presenti ai tavoli tecnici. “Siamo stati ignorati”.
“Vogliamo tutelare i cittadini, ma non permettendo una mattanza“, dicono sostenendo metodi alternativi all’abbattimento per risultati “maggiori e più duraturi”. Una delle proposte formulate è quella dello spostamento degli esemplari in aree in cui non possano essere lesivi per l’uomo.
E non manca chi replica, ipotizzando l’interrogativo che, tra le soluzioni, questa sia “l’alternativa più economica?”
È attiva una raccolta firme per tutti coloro i quali intendano opporsi alla decisione dell’abbattimento.