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Proseguono proteste addetti pulizie Università: saldato appena il 25% dello stipendio e con forte ritardo

Proseguono proteste addetti pulizie Università: saldato appena il 25% dello stipendio e con forte ritardo

Nuova protesta, questa mattina, dei dipendenti della società Con.For. Service, addetti alle pulizie dei locali dell’Università di Messina. «Anche questo mese e con un ritardo di venti giorni è stato versato solo un misero acconto a conferma di una situazione diventata ormai insostenibile – affermano i segretari provinciali di Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, Salvatore D’Agostino e Michele Barresi – chiediamo che l’Ateneo nella sua qualità di committente prenda atto delle difficoltà dell’appalto e proceda alla revoca del servizio al consorzio Manital».

Il caso riguarda oltre 70 lavoratori che si sono visti saldare appena il 25% dello stipendio di agosto a fronte del proprio lavoro garantito regolarmente, per molti una cifra che si aggira a poco più di cento euro.

Una mortificazione – proseguono i rappresentanti sindacali –, l’ultima dopo i continui ritardi che si registrano da aprile. Per questo abbiamo chiesto all’Ateneo di sostituirsi alla Manital e alla Confor Service nel pagamento del restante 75%».

Per Fisascat e Uiltrasporti è chiaro come la Con.For. non riesca ad onorare gli stipendi con regolarità per le criticità legate al consorzio Manital di cui fa parte. Situazione della quale è a conoscenza lo stesso che infatti, come dichiarato dagli stessi sindacati, ha mostrato disponibilità nell’intervenire a tutela dei lavoratori.
In proposito, dopo il recente intervento della Prefettura di Messina, l’Università aveva ottenuto garanzie e rassicurazioni dalla Manital, poi disattese.
Questa stessa disponibilità da parte dell’Ateneo ha peraltro portato le organizzazioni sindacali a richiedere di spostare la vertenza nuovamente al tavolo prefettizio, proseguendo nel frattempo le procedure di sciopero già iniziate.

Il servizio – concludono D’Agostino e Barresi – sarà svolto da Con.For. Service in proroga fino ad ottobre con un bando di rinnovo già espletato. Non capiamo perché, viste le problematiche, non si proceda immediatamente all’affidamento interrompendo il rapporto con Manital e trovando così soluzioni che diano garanzia dei diritti ai lavoratori e del servizio al committente».

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