Il protagonista della storia è Gaetano Cannavò, pensionato 83enne originario di Belpasso (Catania), ma da anni residente a Messina.
L’uomo ha ritrovato, gettati nella spazzatura vicino ad un cassonetto, buoni fruttiferi postali emessi negli anni Trenta e Quaranta, del valore attuale che supera il milione e mezzo di euro (il valore nominale è di 5mila lire ciascuno).
Dopo aver denunciato il ritrovamento, non ha avuto nessun riscontro dagli eredi ed è diventato quindi titolare di un patrimonio che gli consentirà di affrontare una serena vecchiaia e di fare del bene ai più bisognosi.
Il Signor Gaetano sarà tutelato da due illustri avvocati Sara Gitto e Ilaria Napolitano, del Foro di Roma. A loro ha dato mandato di agire per recuperare la somma presso Poste Italiane e Ministero delle Finanze, obbligati in solido a “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica italiana.