Ricordate le polemiche esplose sul “berceau“, la struttura esterna allo storico Ritrovo Billè, ora “Miscela D’Oro“? Bene, è stata firmata la parziale demolizione delle ‘opere realizzate sul suolo pubblico‘, che, a detta del dirigente, Antonio Cardia, è «atto dovuto in assenza del titolo abilitativo». Sul tema, sono esplose nuove, e ancor più accese, polemiche.
L’occupazione del suolo pubblico violerebbe l’articolo 35 D.P.R. 380/2001 e, dunque, la demolizione dovrà avvenire, entro 90 giorni dalla notifica, per portare il manufatto alle dimensioni ed alla struttura autorizzate. Trascorso il termine previsto, si procederà d’ufficio.
Sarà possibile presentare ricorso avverso al provvedimento. Il termine è di 60 giorni, se si deciderà di adire il Tar; se, invece, si opterà per ricorrere al Presidente della Regione, si avrà un più ampio “respiro” di 120 giorni.
Ecco cosa è avvenuto in violazione della relazione tecnica del 15 giugno 2019. A stilare il documento i tecnici del Comune e della Soprintendenza e gli ispettori della Polizia municipale. «Lievi variazioni dimensionali su misure e quote; presenza di pareti verticali fisse. […] – si prevedeva – un gazebo con tre lati completamente aperti e la chiusa solo “in particolari periodi con condizioni climatiche avverse, con vetrate trasparenti, poste su binari scorrevoli e amovibili”; nuova esecuzione della linea del percorso per gli ipovedenti».