Solo qualche giorno fa, aveva suscitato perplessità il post dell’ex assessore Daniele Ialacqua, rappresentante di “Cambiamo Messina dal Basso”, in merito alla scomparsa dei fondi erogati dalla Banca d’Italia (€ 2.760.000) per la crezione di trentadue posti letto di terapia intensiva per l’emergenza covid al policlinico di Messina.
In prima battuta, i fondi promessi sembravano non essere stati ancora erogati, oggi invece la clamorosa smentita della Banca d’Italia, sollecitata dal mai domo ex-assessore, che porta alla luce questa vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire.
“Avevo fatto una domanda a voce alta in un post fb su che fine avessero fatto i fondi che Banca Italia aveva dichiarato il 31 marzo scorso di avere donato a varie strutture sanitarie tra cui il Policlinico di Messina. La domanda era stata ripresa da alcuni quotidiani ma non si era fatta luce su quale destino avessero avuto questi fondi ed anzi addirittura veniva scritto che “pare non siano ancora in cassa”. Ho quindi inviato da semplice cittadino una pec alla Banca d’Italia sede di Roma ed ho ricevuto oggi via mail la risposta che integralmente riporto:
“con riferimento alla Sua nota … si conferma che la Banca d’Italia, in relazione all’eccezionale stato di crisi determinato dall’epidemia da COVID-19, corrispondendo a un’esigenza rappresentata dalla Regione Siciliana, ha disposto in favore della stessa l’erogazione di un contributo liberale di € 2.760.000, per concorrere alla realizzazione di un progetto consistente nell’allestimento di 32 posti letto di terapia intensiva presso il Policlinico di Messina”.
Continua cosi Ialacqua: “Dalla risposta della Banca d’Italia, che ringrazio per la cortese risposta, si evince che:1) I fondi sono stati erogati e quindi sono nelle casse della Regione Siciliana;2) I fondi concorrevano alla realizzazione di un progetto regionale presso il Policlinico di Messina per l’allestimento di 32 posti di t.i.: che fine ha fatto questo progetto?Oggi veniva data notizia da organi d’informazione locali, con tanto di filmato, che erano iniziati i lavori per ristrutturare il padiglione C del Policlinico per l’allestimento di 16 posti di terapia sub-intensiva. MA PORRE LA DOMANDA A CHI DI COMPETENZA SU CHE FINE HANNO FATTO I 32 POSTI DI TERAPIA INTENSIVA ED I 2,7 MILIONI DI EURO?”
Anche noi siamo curiosi di sapere che fine hanno fatto questi soldi, soldi che sarebbero dovuti essere stati impiegati per la creazione di quei posti letto di terapia intensiva, la cui creazione, avrebbe potuto impedire a non far finire la Sicilia in zona Arancione