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I consiglieri Russo (PD) Cannistrà (M5S) e il genovesiano Sorbello sulle paventate ipotesi di dimissioni di Cateno De Luca.

I consiglieri Russo (PD) Cannistrà (M5S) e il genovesiano Sorbello sulle paventate ipotesi di dimissioni di Cateno De Luca.

Abbiamo chiesto una dichiarazione, a tre tra i più rappresentativi consiglieri comunali d’opposizione, sulle ventilate ipotesi di dimissioni che il sindaco di Messina, Cateno De Luca, starebbe maturando nel ritiro spirituale di Fiumedinisi in queste ore.

Ecco quanto dichiaratoci da Alessandro Russo consigliere PD: “La novità delle dimissioni ipotizzate è l’ultimo coniglio tirato fuori dal cilindro da parte di De Luca. Ogni anno, a gennaio, c’è sempre una novità che farebbe traballare la sua volontà di restare alla guida di palazzo Zanca. L’anno scorso il “Cambio di passo”, quest’anno sarebbe addirittura la delusione dei cittadini, irriconoscenti a suo dire della sua grande volontà di combattere il Covid.
A dire il vero, per scendere nei dettagli, la sua ordinanza combatteva solo i commercianti messinesi di generi e attività di prima necessità già quasi sul lastrico del dissesto economico come le altre aziende cittadine. Negare loro il diritto di aprire bottega, diritto che discende dalle previsioni dei DPCM governativi, non aveva alcuna logica precauzionale contro l’epidemia. Semmai, aveva logica puramente politica, per mostrare al mondo dei social e del trash televisivo nazionale una “faccia da duro” che andava oltre persino le regole stabilite dal Governo e dalla Regione.
Roba per pubblico dei pomeriggi tv, purtroppo, totalmente scollegata dalla realtà messinese, che soffre da tempo e avrebbe bisogno di tutto fuorché di urli, gridi, strepiti e insulti sinceramente stucchevoli e di nessuna utilità per la comunità dei messinesi.
La revoca dell’ordinanza non è frutto della ingratitudine dei messinesi bensì dalla intrinseca illegittimità che la animava, che l’avrebbe resa carta straccia al primo dei tanti ricorsi al TAR che erano in procinto di essere opportunamente presentati.
Il sindaco oggi minaccia di lasciare il suo incarico in un momento di grandissima difficoltà per la città, con l’epidemia che dilaga, gli ospedali pieni, la campagna vaccinale appena avviata, le sofferenze delle famiglie che stanno colpendo duro. Un gesto di totale irresponsabilità, dinanzi al quale il comandante Schettino sarebbe un galantuomo. Lasciare la città per ripicca e incolpando i cittadini per mancanze e incapacità proprie sarebbe il punto più basso mai toccato dall’ amministrazione De Luca. Portare alle elezioni la città dopo poco più di due anni e nel mezzo della pandemia solo per una personale rivincita del sindaco sarebbe un danno che la città pagherebbe amaramente. Solo accennare a questa ipotesi di dimissioni disegna il quadro di irresponsabilità politica di chi le immagina.
Governare una grande città è una cosa difficile, lo sappiamo bene. Serve essere equilibrati, rispettosi delle istituzioni e aperti alla discussione e alla legittima dialettica democratica. Si vincono e si perdono anche molte battaglie ma si resta a esercitare quel ruolo che i cittadini ti hanno chiamato a esercitare. Se non si è capaci di farlo in momenti così difficili come questi e si arriva ad incolpare i cittadini per la propria inettitudine politica, significa che si è davvero arrivati al capolinea.

Si sofferma sul piano vaccinale, il consigliere M5S Cristina Cannistrà: “Mi sembra di aver sentito, più e più volte, questo proclama, che per me questo rimane: un proclama, serve serietà! In questo momento è elevata la criticità dei contagi, Messina si trova in zona rossa, serve senso di responsabilità, da parte dei cittadini ma anche del sindaco che con questa ordinanza ha generato caos e insicurezza. Bene che sia stata ritirata. Adesso bisogna mantenere alta l’attenzione, abbassare i toni e il sindaco deve rientrare ad occupare il suo ruolo con buon senso e responsabilità. Questo consiglio non si è mai sotratto al confronto, e non inizierà sicuramente oggi. Mi dispiace di sentire dire che non si conosca il piano vaccianale: ieri mattina è stato illustrato il piano vaccinale al consiglio comunale, in commissione sanità, dalle autorità competenti. Se ci fosse stato un confronto nei luoghi istituzionali, anche lui oggi saprebbe qual’è il piano vaccinale che la città dovrà mettere in atto.”

Secondo il genovesiano consigliere Salvatore Sorbello invece: “Non è giusto che vada a meditare in un paese che non è zona rossa e, dove può uscire e andare al bar senza asporto, doveva stare qui e dare l’esempio. Un sindaco deve andare in Consiglio comunale, non chiudersi un una stanza a fare dirette da campagna elettorale. Per quelle ci sarà tempo. Adesso è il momento dell’emergenza, non delle elezioni. Se vuole dimettersi noi siamo pronti a tornare al voto. In questo caso, crediamo e speriamo in una nuova figura di sindaco, magari un giovane Messinese, una persona equilibrata che sappia dialogare con tutti.”

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