Denunciato dalla Polizia locale di Taormina nel corso di controlli eseguiti in un cantiere edile. Accertato il mancato rispetto delle necessarie regole per la sicurezza, essenziale sul posto di lavoro. Disposta, innanzitutto, la sospensione dell’utilizzo del ponteggio usato come passerella da due giovani operai, impegnati ad eseguire lavori su una terrazza. Misura ordinata congiuntamente da agenti e tecnici dell’Asp giunti sul posto.
Accortisi dell’irruzione degli agenti, i due operai riuscivano a sottrarsi ai controlli. Uno riusciva a volatilizzarsi attuando un salto nel vuoto di oltre 3 metri dalla terrazza; l’altro, accampando un finto malore, si allontanava senza più ritornare sul posto di lavoro.
All’indomani, i nomi degli operai venivano riferiti dal responsabile della ditta esecutrice dei lavori, recatosi al Comando di Polizia. Dichiarazioni mendaci, le sue. I nominativi forniti, infatti, non corrispondevano a quelli dei signori in questione. Da qui, la denuncia a piede libero elevata a suo carico. Le indagini hanno portato in emersione anche lo stato di disoccupazione dei due, che lavoravano in nero nonostante fossero percettori del reddito di cittadinanza.
L’imprenditore, un uomo di cinquant’anni, dovrà rispondere di vari reati che vanno dalla violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro alla falsa dichiarazione o attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, fino al reato di sostituzione di persona.