“I parlamentari dicono che un’interrogazione non si rifiuta a nessuno, comprendo che l’onorevole Fava fa solo il suo mestiere, e come la gran parte delle interrogazioni parlamentari, che si fanno per mantenere un collegamento elettorale col territorio, anche questa..”. Esordisce cosi Cateno De Luca, da noi contattato, dopo il polverone sollevato dall’interrogazione dell’onorevole Claudio Fava in merito alle nomine effettuate dallo stesso Cateno De Luca in seno al comune di Messina e alla Città Metropolitana.
Nell’interrogazione presentata dall’onorevole Fava all’Assessore Regionale agli Enti Locali, si chiedono delle ispezioni e un accesso agli atti “per verificare l’eventuale nullità degli atti prodotti dai nominati e, al contempo, eventuali danni erariali“, rimane sereno il sindaco messinese, che ai dubbi sollevati nell’interrogazione cosi risponde: “sono sereno nel merito perché sono atti che sono stati fatti nel rispetto delle norme, verificati anche dal responsabile dell’anticorruzione e non temo quindi alcuna risultanza che possa mettere in dubbio quanto fatto.”
Ricordiamo che il caso nasce dall’interrogazione parlamentare presentata dal deputato messinese Maria Flavia Timbro (LeU – Articolo Uno), quella di Fava ne è ovviamente solo la conseguenza locale, un atto dovuto, ed in merito il sindaco cosi dice: “L’onorevole Fava parteciperà all’assemblea di Sicilia Vera che si terrà il due ottobre, e questo conferma e manifesta una stima nei nostri e mie confronti che va oltre quest’episodio, non posso quindi che respingere al mittente l’ennesimo balordo tentativo di “mascariamento” al cospetto dell’assenza di argomenti per poter contrastare la complessa e straordinaria azione amministrativa che sta portando avanti la giunta De Luca.“