Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da FISI MESSINA:
Anche Messina aderisce allo sciopero nazionale della durata di cinque giorni, dal 15 al 20 ottobre, per dire no a un Green pass che è di fatto un ricatto istituzionale, un obbligo di vaccinazione mascherato da certificato. E che “viola la Costituzione, rappresentando un sopruso intollerabile per tutti i lavoratori”.
La Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (FISI), invita a partecipare tutti i lavoratori dei settori in cui è previsto l’obbligo di presentare il pass e i cittadini tutti, invitandoli a partecipare allo sciopero del consumo.
Venerdi 15 ottobre alle ore 10.00, un corteo partirà da piazza Antonello in direzione piazza Municipio.
Uno sciopero che riguarderà quindi tutti i settori, pubblici e privati, e che è stato proclamato per protestare contro il Green Pass e per chiedere la revoca di tutte le sospensioni per il personale sanitario non vaccinato, perché discriminante e la non discriminazione di chiunque a qualunque titolo abbia scelto di non vaccinarsi.
L’obbligatorietà del Green Pass viola l’articolo 32 della Costituzione, delle leggi europee e dei trattati di Norimberga e di Olvedo.
Inoltre il personale sanitario che verrà sospeso senza stipendio, non è previsto da nessuna legge. A riprova di ciò, un reo confesso che chiede patteggiamento e la pena viene trasformata in arresto domiciliare, il reo confesso ha diritto al 50% dello stipendio che percepiva.
Questo sciopero si intenderà revocato in caso di passo indietro del governo sul fronte del Green Pass, in caso contrario si invitano i lavoratori e i cittadini messinesi a proseguire lo sciopero fino a giorno 20, partecipando all’astensione dei consumi.
Giuseppe Munaò, delegato provinciale FISI Messina