Ogni qualvolta scoppia una polemica legata alle dichiarazioni, cosi definite da molti, sessiste del Sindaco di Messina Cateno De Luca, per un incredibile caso, una fortuita coincidenza, ecco scoppiare immediatamente dopo un altro caso che investe le donne della sua giunta.
Non si sono ancora spenti gli echi delle dichiarazioni del sindaco sull’onorevole Angela Raffa e sul consigliere Russo che subito esce fuori un comunicato stampa (sempre per coincidenza per carità!) che sovverte, o per meglio dire cerca di sovvertire, la sensazione di disagio che nella comunità potrebbero suscitare certe parole pronunciate dal suo primo cittadino.
Questa volta nel tritacarne mediatico è finito il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, reo di aver tolto la parola all’assessore Musolino durante un infuocata seduta del consiglio comunale.
Ecco uno stralcio della nota stampa diramata in merito dall’assessore Dafne Musolino:”il presidente mi ha tolto, per l’ennesima volta, la parola accusandomi di fare polemica ed impedendomi di esercitare il mio diritto costituzionale ad esprimere liberamente il mio pensiero come assessore e come donna, rivolgendomi anche un primo avvertimento pronto, se ne avesse avuto l’occasione, anche a buttarmi nuovamente fuori dall’aula. Chiederemo l’acquisizione della registrazione video dei lavori d’aula che trasmetteremo ancora una volta al competente Assessorato alle Autonomie Locali ed al Dipartimento per le Pari Opportunità perché non accetteremo mai che ci venga tolta la parola solo per avere rivendicato il diritto di noi donne a non essere pubblicamente vituperate“.
Come non porsi, a questo punto, l’interrogativo sul “paradossale” silenzio di chi rivendica il suo essere donna e assessore e invece tace e non prende le distanze sule parole rivolte ad un onorevole e donna da parte di chi assessore l’ha nominata?
Non spetta a chi scrive esprimere un giudizio, ma sollevare la domanda spero ci sia concesso cari amici lettori, voi cosa ne pensate in merito?
Comunque, ad ogni buon grado, questa sera è arrivata la dichiarazione ufficiale del presidente Cardile alla nota stampa dell’assessore Musolino:
“Si comprende il nervosismo dell’assessora Musolino che vede le proprie delibere profondamente modificate dal Consiglio Comunale senza ricevere neppure il voto dei consiglieri che fanno riferimento al Sindaco, ma non si può giustificare che l’assessora reagisca cercando di screditare la mia persona.
Durante i tre anni di direzione di questa Presidenza mai si sono verificati fatti che abbiano potuto turbare la sensibilità delle donne né da parte dei consiglieri e né da parte del sottoscritto.
È evidente come l’Assessora abbia scambiato la correttezza istituzionale del sottoscritto per debolezza e dunque si sia convinta che in aula la stessa possa fare quello che vuole. Non è così e visto il reiterarsi da parte della Musolino di atteggiamenti irrispettosi verso l’aula si conferma per il futuro che questa presidenza sarà sempre più rigida nell’applicazione del Regolamento del Consiglio Comunale.
D’altronde nella seduta odierna ho semplicemente impedito all’assessora, avendone l’obbligo, di offendere gratuitamente e immotivatamente un collega togliendole la parola.
Con la consapevolezza che l’Assessora Musolino replicherà a questo comunicato, mentre il sottoscritto non lo farà, valuterò di rivolgermi ad un legale per salvaguardare il mio prestigio e reputazione”.
Cordiali saluti.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Claudio Cardile