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Tragedia di Ravanusa: una famiglia stroncata sul nascere

Tragedia di Ravanusa: una famiglia stroncata sul nascere

Avevano coronato il loro sogno d’amore da pochi mesi quando, l’esplosione dovuta ad una fuga di gas, li ha portati via.

Selene e Giuseppe  si erano sposati il 10 aprile scorso, loro, come molte altre coppie, erano stati costretti a rimandare il loro matrimonio a causa del Covid. Stavano aspettando il loro primo figlio che sarebbe dovuto nascere tra una settimana.

Anche se il suo nome non apparirà mai tra le vittime, è comunque una vittima di questa tragedia.

Un sogno spezzato a causa di un esplosione che non ha ancora spiegazioni, lei infermiera, lui operaio, quella sera non  dovevano trovarsi lì.

Erano passati per un saluto prima di andare a cena fuori.

Il Capo della Protezione civile Siciliana, Salvo Codina,  racconta che qualcuno ha ipotizzato che Selene fosse in strada per una telefonata quando tutto è esploso. Ma per ora nessuno la trova.

In quella casa abitava tutta la famiglia del marito: Pietro, Enza, Carmela, Gioacchina, Calogero, Angelo e dell’altro Giuseppe, di quasi novant’anni. Erano passati a salutare i genitori di lui, Angelo Carmina, 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, 69 anche loro sono morti.

I corpi di Pietro ed Enza insieme a quello di Gioacchina Calogero si trovano in obitorio. Non c’è traccia del corpo di Carmela Sciabatta.

I vigili del fuoco continueranno a cercarli per tutta la notte e fin quando non avranno trovato tutti. Anche Selene, Giuseppe e il loro sogno spezzato.

Maria Rosaria Cassano

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