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12 dicembre 1985: la mafia si presenta in “Giacca e Cravatta” a Villafranca Tirrena

12 dicembre 1985: la mafia si presenta in “Giacca e Cravatta” a Villafranca Tirrena

Al Posto Giusto” è tornato ad emozionare il pubblico, domenica 12 dicembre alle ore 17: 30, presso l’Auditorium della Chiesa Nostra Signora di Lourdes, a Villafranca Tirrena. Un monologo teatrale molto emozionante, grazie alla straordinaria e introspettiva Silvana Formica, che con il “cuore” ha interpretato la vita di Graziella Campagna. E per farlo Silvana ha scelto, non a caso, la data del 12 dicembre, anniversario della barbara uccisione della giovane Graziella,
vittima innocente di mafia, “Rapita e Strappata alla vita”. Graziella è una Vittima della mafia proprio a Villafranca Tirrena.

Al Posto Giusto”, scritto e diretto da Carmelo Formica in collaborazione con l’Associazione Orizzonte Comune, ha visto la partecipazione di tutti. Silvana Formica – ha trasmesso un messaggio molto forte alle giovani generazioni: stare “Al posto giusto”, scegliere la via della legalità e della giustizia, SEMPRE. “Prepariamo i fazzoletti perché di lacrime non ci resterà niente”

Hanno presenziato il Sindaco di Villafranca Matteo De Marco con Assessore Barbara De Salvo, il vice sindaco Giuseppe Cavallaro, il sindaco di Saponara, Fabio Vinci. Tra i presenti Mario Russo (ex assessore del comune di Villafranca Tirrena) l’On. Maria Flavia Timbro (che non si è sottratta all’impegno di portareavanti e oltre il nostro territorio la vicenda di Graziella Campagna, il Dott. Marcello Minasi ( Pubblico Ministero del processo che ha condannato i mafiosi, che si è alzato ad applaudire per primo), l’avv. Fabio Repici ,”l’eroe, (come lo ha definito Pietro Campagna, fratello di Graziella)
I fratelli Piero e Pasquale Campagna,
Maria Lombardo (la voce della coscienza). È intervenuta sul palco la referente di “scorta per la memoria”, Giusy Quartarone (con la sua sentita testimonianza), e la commossa riflessione di Maria Rita Di Pietro ,villafranchesi referenti della “Scorta per la Memoria”, iniziativa che si tiene a Palermo il 19 di ogni mese in via D’Amelio e che custodisce e tramanda la memoria di Paolo Borsellino. Il professore Santangelo, attraverso l’esposizione delle sue opere d’arte che affrontano il tema della mafia.

Un’esistenza felice fino a quella maledetta sera, di quel MALEDETTO 12 DICEMBRE 1985: una fine orribile!
Lei in tutta la sua solarità travolta da un crudele destino. Sembra ieri! Hai sempre il terrore che possa arrivarti una telefonata. I genitori continuano ad occuparsi di tutto ma mai si aspettano una simile perdita, inimmaginabile. Una perdita, un’ingiustizia che nessun “giudice” potrà sanare. Una perdita che ti squarcia dentro ti lascia un dolore, che ti manca il respiro…


Cosi il 1985 la Mafia si presenta in “Giacca e Cravatta a Villafranca Tirrena”, nel Messinese…

Graziella, è una “carusa” graziosa e felice, già “signorinella”. Graziella Campagna nasce il 13 luglio del 1968 a Saponara, nel Messinese. Una meravigliosa e numerosa famiglia, umile ed onesta, quella di Graziella con 3 maschi e 5 femmine. Graziella è la quinta arrivata. Una “grande” famiglia dove regna l’amore, la sincerità, l’onestà, l’umiltà.

La felicità trasudava dai suoi occhi. Graziella era una ragazza felice. Frequentava la scuola di Saponara, ed era molto brava, ma timida. Suo papà lavorava alla Forestale sui colli Sarrizzo ed era anche era un bravo idraulico. Graziella si dava molto da fare. Da ragazzina portava avanti il ricamo, aveva il salvadanaio. In casa imparava tutto in fretta, aiutava nei lavori domestici. Era una figlia onesta ed amorevole.

Il 9 ottobre 1985 è uno dei giorni più felici per Graziella. Nasce Santina “la sua preziosa nipotina”, figlia dell’amato Fratello Pietro e della cognata Nicoletta. La piccola Santina è l’orgoglio, la gioia, di zia Graziella.

Una vita serena, quella della giovane, dedita alla famiglia, al gioco con i coetanei, allo studio. E, il suo corteggiatore, Franco, un quadro perfetto… Fino a quando un bel giorno, diciassettenne, decide di abbandonare gli studi e di lavorare per una sua indipendenza economica. Trova occupazione in una lavanderia nel paesino di Villafranca Tirrena. Unica sua responsabilità è di aver trovato nella tasca di una giacca un documento che rileva il vero nome di un cliente, un mafioso.

Giovedì 12 dicembre del 1985, finito di lavorare, si dirige come abitudine alla fermata dell’autobus per rientrare a casa. Pioveva. Un passaggio in macchina ma da chi? Verso quale direzione? Dove? Cosa vogliono da Graziella? Che le stanno facendo?

L’autobus ritorna a casa senza di lei. Il 14 dicembre, due giorni dopo, il ritrovamento del corpo a Forte Campone, vicino Villafranca Tirrena. Piero Campagna riconosce la sorella e tra dolore e rabbia, la vede uccisa con ben cinque ferite d’arma da fuoco. Cinque colpi di fucile uccidono la giovane Graziella, che ha perso la mia vita senza comprenderne il perché!

E per la famiglia Campagna? Mai più nulla è come prima! Sono trascorsi 36 anni e Graziella non ha avuto la giustizia che meritiva. Graziella schiacciata da una “mano nera”. Una ragazza siciliana senza alcuna colpa, se non quella di aver casualmente trovato un’informazione che le è costata tutta la vita.

Abbiamo scelto non a caso la data del 12 dicembre, anniversario della barbara uccisione della giovane Graziella – spiega il Presidente dell’Associazione “Orizzonte Comune”, Roberto Saia –, ma vogliamo sottolineare con forza quanto sia importante esercitare ed alimentare la memoria ogni giorno, perché rimaniamo convinti che sia la più potente arma per sconfiggere le mafie, da cittadini attenti e consapevoli”.

“Siamo già andati in scena lo scorso luglio – ricorda l’autore e regista Carmelo Formica – suscitando l’attenzione della cittadinanza e condividendo emozioni e riflessioni con una platea davvero folta e entusiasta. Speriamo che anche stavolta saremo in tanti ad omaggiare Graziella”.

<<Cara Graziella crediamo che l’unico modo per portarci sdebitare con te sia quello di fare una cosa giusta! Ancora oggi la tua famiglia non è rassegnata e lascia l’anima sconsolata. Questa storia deve arrivare assai lontano…>>

Ricordiamo la memoria di Graziella, facciamo in modo che Graziella sia il nostro albero della pace. Dobbiamo avere memoria di Graziella, respiro di rivoluzione una spinta per agire. Speranza per il futuro…

Graziella Campagna era al Posto Giusto: Graziella vive in ognuno di noi.

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