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Storia di una città legata al calcio

Storia di una città legata al calcio

“La Storia Siamo Noi” recitava una canzone di De Gregori, quindi, andando indietro nel tempo, da alcune fonti storiche si documenta che, le prime partite nella Messina degli inizi del ‘700, erano datate 29 agosto del 1702, dove avvenne un avvenimento epocale di grandissima importanza storica. Nella spianata di San Raineri, in prossimità del forte Don Blasco, il campo di gioco fu lo stesso di quello che sarà poi utilizzato, duecento anni dopo, dalla squadra del “Messina Football Club” si disputò un incontro di calcio fra Francesi e Messinesi.

Andiamo poi nel marzo del 1901 dove si costituì il Messina F.C., e nell’aprile del 1901, giocava la sua prima partita in trasferta a Palermo dove si aggiudicò la vittoria la squadra di casa per 3-2.
L’altra gara, possiamo anche dire la prima partita in casa del Messina, è datata giovedì 2 maggio 1901. Nel campo di San Raineri si svolse il match fra il team del R. Yacht Catania del duca di Sutherland e i soci del Football Club Messina”.

L’incontro richiamó numerosi spettatori e spettatrici e terminó Messina-Royal Yacht Catania 1-1.
Certo ne è passata di acqua sotto i ponti fino ai giorni nostri dove, Messina, ha avuto parecchie disgrazie legate alla terra. Dal terremoto del 1908, ai bombardamenti degli alleati sulla Citta’ dello stretto, dove, con gran fatica la città ha cercato in tutti i modi di ricostruirsi e rinascere. La stessa cosa potremmo dire del calcio a Messina che, con diversi cambi di nome societari e soci, si trovó a disputare la prima partita in serie A. Il Messina esordì in Serie A con una sconfitta per 3-1 contro la Sampdoria. La prima rete in Serie A venne segnata da Paolo Morelli.

L’esordio casalingo avvenne il 25 settembre 1963, e fu subito vittorioso. Il Messina sconfisse 2-0 il Lanerossi Vicenza, grazie a una doppietta di Marcelo Pagani.
Facendo un salto nel tempo arriviamo poi all’epoca della famiglia Massimino. La squadra era allenata da Franco Scoglio e in rosa figurano calciatori di grande talento come Schillaci, Caccia, Napoli e Catalano. Passiamo poi all’era del presidente Aliotta che passó il testimone ai Franza, dove la città assaporó i suoi migliori anni gloriosi più vicini ai nostri ricordi. Il Messina, allenato da Patania, dopo sette giornate si trova all’ultimo posto in classifica. In seguito a questo rullino negativo, viene chiamato in panchina Bortolo Mutti, che riuscirà a scalare la classifica, fino ad arrivare in zona promozione. Il 5 giugno 2004, penultima giornata di campionato, il Messina conquista la Serie A, a distanza di 39 anni dall’ultima apparizione, vincendo al Celeste per tre reti a zero contro il Como già retrocesso. Importante contributo alla causa fu dato da Arturo Di Napoli ed Alessandro Parisi, autori rispettivamente di 19 e 14 reti in campionato.
Nuovamente in massima serie, il Messina si presentò ai nastri di partenza della nuova stagione, inaugurando il nuovo stadio a San Filippo, concludendo la stagione con uno storico settimo posto.

Ci piace ricordare il Messina cosi, le cose belle, le cose positive, nella speranza che dopo tanti cambi di marchi e presidenti, dopo tante dispute interne, anche nel tifo Messinese possa esserci, oggi, una rinascita di quel calcio che con molto amore e nostalgia ricordiamo. Vogliamo pensare che anche per noi tifosi il 13 diventi 31, dovremmo dimenticare per un attimo che siamo Messinesi buoni a piangerci addosso e pensare e fare come il calabrone: la sua struttura alare in relazione al suo peso non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso!

Giancarlo Mazzeo

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