Breaking News
Home / Cultura / La Vara i Giganti: continua il viaggio nella storia delle tradizioni messinesi
La Vara i Giganti: continua il viaggio nella storia delle tradizioni messinesi

La Vara i Giganti: continua il viaggio nella storia delle tradizioni messinesi

Ogni anno nel mese di Agosto, la nostra città ricorda due eventi: L’Assunzione della Vergine Maria con la straordinaria processione della Vara e i giganti leggendari fondatori della città.

L’Assunzione della Vergine Maria, dogma mariano, viene festeggiata solennemente portando in processione la Vara il 15 agosto di ogni anno.

La processione della Vara è una tradizione della nostra città che ha origine nel 1500.

Inizialmente era un carro trionfale in onore dell’imperatore Carlo V, poi modificato per poter portare in processione la Vergine Maria.

La Vara presenta al suo interno una serie di ingranaggi che ne permettono i movimenti. La machina ha una struttura piramidale. Nella parte inferiore troviamo la tomba della Madonna circondata dagli apostoli.

Successivamente guardando dal basso verso l’alto vediamo rispettivamente degli angeli con dei ramoscelli d’ulivo che girano insieme al sole e alla luna;sulle loro teste altri angioletti e su di essi un globo stellato che rappresenta il cielo. In cima invece troviamo Gesù Cristo che tiene sul palmo della mano la Vergine.

All’inizio gli angeli erano bambini veri ma a causa di incidenti in cui i bambini rimasero miracolosamente illesi,furono sostituiti con delle statuine.

Per concludere l’Agosto messinese vediamo le colossali statue di Mata e Grifone,leggendari fondatori. La storia racconta che intorno al 964 d.C. un Saraceno di Hassam Ibn- Hammar,sbarco a Rometta, al tempo sotto la dominazione musulmana. Successivamente raggiunse Messina prendendo possesso di zone oggi conosciute come Camaro e Dinnammare. In uno dei suoi assalti vide una ragazza di bell’aspetto come lui, di statura fuori dall’ordinario, innamorandosi di lei.

Il nome della ragazza era Mata, una fervente cristiana. Egli si presentò al padre per chiederla in sposa,ma essendo di religione musulmana ottenendo un netto rifiuto.

Il padre e la madre di Mata per maggiore sicurezza decisero di nascondere la loro figlia in un podere di loro proprietà.

Hassam quindi non vide la ragazza della quale si era innamorato, fino a quando mandando i suoi uomini alla ricerca non riuscì a scoprire grazie e promesse torture, il luogo in cui si trovava. Una volta trovata la condusse nel rifugio segreto oggi noti come Colli S. Rizzo.

Egli provò in tutti i modi a farla innamorare ma invano. Quando capì che ella avrebbe preferito la morte piuttosto che concedersi, si convertì al Cristianesimo cambiando il suo nome in Grifo,modificato in Grifone per via della statura.

Vedendo lentamente il suo cambiamento, la ragazza iniziò a ricambiare i suoi sentimenti. Poco dopo si sposarono e secondo la leggenda ebbero una prole cosi numerosa da attribuirgli i titoli di progenitori della città di Messina.

Seguici e condividi:

Lascia un commento

Torna su