Continua ancora oggi la devozione della Madonna del Miracolo, che risale al 1842.
La storia inizia il 15 gennaio del 1842 quando Alfonso Ratisbonne, appartenente ad una ricca famiglia ebrea, si ritrova a Roma per un breve soggiorno a casa dell’amico Thèodore.
L’amico gli propose una scommessa che lui accettò, indossare la medaglietta miracolosa e recitare una preghiera mariana.
Egli indossò la medaglia, che avrebbe voluto poi donare come ricordo alla sua fidanzata, nella piena convinzione che quelle forme di “superstizione”, non avrebbero provocato in lui un benchè minimo cambiamento spirituale. Il 20 gennaio 1842, Ratisbonne accompagnò il suo amico barone nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, poiché questi doveva organizzare il funerale di un suo caro amico da poco scomparso, il conte La-Ferronays.
Il giovane banchiere alsaziano, mentre attendeva l’amico decise nel frattempo di visitare la chiesa, per ammirarne le bellezze artistiche.
Appena giunto dinanzi alla cappella dedicata a San Michele Arcangelo, si trovò improvvisamente solo: vide d’un tratto una piccola sfera di luce che all’improvviso esplose in migliaia di frammenti di un bagliore accecante e vide poi la Madonna ritta davanti a lui, avvolta nella luce e circondata da palpitanti raggi di sole.
Raccontò in seguito :” La Vergine mi ha fatto segno con la mano di inginocchiarmi. Mi è parso che dicesse: “Bene!” Non mi ha parlato, ma io ho compreso tutto…
Le parole non bastano per dare un’idea dei doni ineffabili che sgorgano dalle mani della nostra Madre! La misericordia, la tenerezza e la ricchezza dei Cieli ne fluiscono a torrenti riversandosi sulle anime dei protetti da Maria !
Quando arrivò il barone De Bussières mi trovò col volto rigato di pianto. Non potei rispondere alle sue domande… Tenevo in mano la medaglia che avevo appesa al collo e coprivo di baci l’immagine della Vergine… Era Lei, sicuramente Lei!”.
Dopo quel giorno egli cambiò vita e divenne sacerdote. Morì a Roma il 6 maggio 1884.