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Le lacrime di gioia e rabbia di Cateno De Luca dopo l’udienza alla corte dei conti. E la risposta alle esternazioni dell’onorevole Elvira Amata

Le lacrime di gioia e rabbia di Cateno De Luca dopo l’udienza alla corte dei conti. E la risposta alle esternazioni dell’onorevole Elvira Amata

Mentre Cateno De Luca incassa dalla corte dei conti l’ennesimo certificato della bontà del suo lavoro, arriva in concomitanza una forte esternazione dell’onorevole Amata (https://messina7.it/2022/02/08/impianti-sportivi-amata-fdi-disattenzione-ha-fatto-perdere-ad-amministrazione-comunale-messina-possibilita-di-accedere-a-fondi-regionali/) e a cui il sindaco non poteva non replicare.

Una replica che taglia la testa al toro e che idealmente chiude una giornata perfetta.

Dall’inizio dell’anno il sindaco Messinese non sbaglia un colpo, una serie di vittorie impressionanti contro chiunque cerchi di mettere i bastoni tra le ruote della sua azione politica, fosse anche una “certa” magistratura.

E l’ultima di queste vittorie, il riconoscimento della corte dei conti al suo lavoro, ha il sapore agrodolce delle lacrime.

Lacrime di gioia e di una rabbia cosi a lungo repressa quelle versate oggi da Cateno De Luca, ma figlie di una coerenza, di una testardaggine che hanno solo quelle persone consapevoli della bontà e dell’onesta del proprio lavoro.

Coerenza si, tanta, tantissima. Basta guardare la diretta di oggi, quella subito dopo l’udienza alla corte dei conti e quella del 22 giugno 2018 in cui si parla dell’onorevole Elvira Amata e che alleghiamo sotto.

Stesse identiche parole, stessi identici concetti. Concetti riconosciuti anche da chi fa parte di quei salotti buoni, di cui la Amata è protagonista come ricorda il sindaco, salotti che hanno cercato di fermare in tutti i modi la sua azione politica.

Sembra quasi profetica l’onorevole Amata in questo video: “io ho paura, questa città non può essere lasciata nelle mani di Cateno De Luca…il consiglio comunale a prescindere che non ce l’ha, non ne ha di bisogno, andrà avanti con la sua testa…

E cosi è stato in effetti. Senza se e senza ma come ama dire il sindaco. Un lavoro duro, durissimo, con la consapevolezza che il minimo errore avrebbe certificato la sua morte politica.

Non sappiamo davvero cosa farà Cateno De Luca da “grande”, forse andrà alla regione, forse resterà a Messina, ma di una cosa diamo sicuri: resterà sempre se stesso.

A riprova, indomito, nonostante l’emozionante giornata, ecco cosa ci ha risposto in merito alle dichiarazioni dell’onorevole Amata sulla presunta occasione perduta dal comune di Messina in merito al bando per il finanziamento degli impianti sportivi:

“È imbarazzante quanto scrive l’on. Elvira Amata sulla presunta disattenzione di questa Amministrazione sugli impianti sportivi.

L’affermazione dell’assessore Gallo, strumentalmente utilizzata dalla Amata che oggi si scopre paladina dell’edilizia sportiva, si riferiva molto più in generale al rapporto tra ciò che si è fatto in 18 mesi e quanto si dovrebbe ancora fare, vista la difficile situazione trovata in tale settore.

Anziché apprezzare la serietà di chi si assume anche responsabilità non sue, la deputata regionale si lancia in ridicoli commenti. E la sua presa di posizione diventa grottesca quando si riferisce alla Giunta De Luca, in materia di deleghe alle politiche sportive, perché la Amata dimostra di avere la memoria cortissima.

Ma veniamo alla critica mossa dalla deputata. La presunta “occasione importante” che il comune avrebbe perso sarebbe rappresentata da un fondo di cinquanta milioni di euro per la concessione di mutui nel 2020.

L’occasione importante persa secondo l’onorevole Amata sarebbe quindi un prestito. Ma questa amministrazione non ha nessun interesse a esporre il Comune ad un ulteriore indebitamento, rispetto a quello che lei dovrebbe ricordare visto che faceva parte di una giunta che, in maniera incosciente, ha accumulato debiti su debiti.

La giunta DE LUCA ha avuto come obiettivo principale il reperimento di finanziamenti a fondo perduto e ne ha ottenuti per un importo complessivo superiore ai 7 milioni di euro. A ciò si è aggiunto il lavoro per avviare e/o concludere i cantieri degli impianti di Villa Dante, del campo di Rugby di Sperone ed altri ancora. Per i dettagli si dia una occhiata alla relazione di fine mandato del Sindaco.

Forse l’onorevole, rammentando l’esperienza da lei vissuta in qualità di assessore di una giunta che ha avuto come caratteristica quella di aggravare l’esposizione debitoria nel bilancio comunale, riteneva di poterci dare dei suggerimenti che respingiamo fermamente non condividendo nella maniera più assoluta tale modus procedendi.”

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