Si chiude domani l’ultima finestra temporale utile per andare a votare il 29 maggio, data ormai da considerarsi inutilizzabile per i 60 giorni necessari tra presentazione delle liste e campagna elettorale.
L’unica data ormai disponibile resta quella del 12 giugno con l’eventuale ballottaggio il 26 giugno, impensabile andare oltre, un ballottaggio a luglio si tramuterebbe in un’inevitabile astensionismo che falserebbe il dato elettorale in maniera significativa.
E i candidati? Se da metà febbraio si sapeva già della nomina ad erede della poltrona lasciata libera da Cateno De Luca al suo delfino Federico Basile, negli altri partiti e coalizioni siamo al fotofinish per la nomina del candidato.
Poche ore fa abbiamo dato la notizia dello scioglimento delle riserve da parte di Gino Sturniolo, storico componente della sinistra cittadina, con un appello firmato da altrettanti storici uomini di sinistra messinesi.
Giovedì ci sarà una conferenza stampa pubblica in piazza da parte del neonato movimento di Santi Daniele Zuccarello, Futuro Trasparenza e Libertà, con la presentazione del proprio candidato a sindaco.
Si tratta di un noto medico messinese, che in quest’ultimo anno si è contraddistinto per la sua battaglia per le terapie domiciliari contro il covid19.
Nella corsa a sindaco interviene anche Italexit che presenterà un proprio candidato a sindaco espressione interna del partito sul territorio e che in settimana sarà presentato ufficialmente.
il centro-sinistra questa sera chiuderà quasi sicuramente la partita. Rientrate le bizze degli accorintiani il nome è solo uno: Franco De Domenico.
E il centro- destra? Il tavolo appare sempre più spaccato sui due nomi proposti: Maurizio Croce e Nino Germanà. La spaccatura appare quasi insanabile, ma alla fine prevarrà molto probabilmente il nome del candidato della Lega.
Infatti la vera partita sul nome del candidato messinese non si gioca qui in città ma in altri tavoli. Si va verso la riconferma di Musumeci alla regione fortemente voluto da Fratelli d’Italia; a Palermo il fortissimo UDC (ricordiamo che ha ben tre assessori al governo regionale) presenterà l’ex rettore e attuale assessore Lagalla alla carica di sindaco per il centro-destra.
Forza Italia e il buon Miccichè, dopo aver serrato i ranghi interni, punta alla solita poltrona della presidenza dell’ARS, vero ed unico obiettivo fin dall’inizio, visto che i sondaggi per una sua candidatura a governatore lo danno ad un 5% scarso.
Con buona pace del coordinatore siciliano della Lega, Minardo, al partito di Salvini non resta che la poltrona di Messina, fallito il suo tentativo di creare un polo alternativo in Sicilia.