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La situazione finanziaria del Comune di Capo d’Orlando può definirsi in “stato comatoso”. È da mettere in evidenza che nonostante sia trascorso il termine del 21 marzo assegnato dal Commissario Regionale Filippa D’Amato per approvare il consuntivo 2020, l’importante documento finanziario, non é stato ancora posto dal Presidente Cristian Gierotto all’attenzione dei Consiglieri Comunali.
Anche il bilancio di previsione 2021 – 2023, non é stato ancora predisposto dal Ragioniere Capo, nonostante sia stata istituita una “task force” di competenti esperti, fra cui spicca la figura anche dell’ex Ragioniere Generale del Comune Nino Colica, che ovviamente avendo retto le sorti contabili del Comune, fino 28 febbraio 2021, ultimo giorno di servizio prima della pensione, sa perfettamente, in che stato versa la situazione economico finanziaria del Comune.
Voci insistenti danno per imminente le dimissioni dell’Assessore al ramo Enza Giacopannello, la quale é esente da qualsiasi responsabilità, poiché nominata da pochi mesi in Giunta, dal Sindaco Ingrillì.
La mancata approvazione di questi importanti e fondamentali documenti contabili per la vita dell’Ente, determinerà il blocco totale dei trasferimenti ministeriali, che ha avuto come conseguenza anche il mancato pagamento degli stipendi di febbraio e marzo ai 180 dipendenti comunali.
Ormai l’unica “ancora di salvezza” per evitare il dissesto finanziario é l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario, che dovrà essere congruo, con previsioni di entrata e riduzioni di spesa attendibili, in quanto in caso contrario non passerà sia dal controllo della Commissione Ministeriale con sede a Roma, sia dalla Corte dei Conti con sede a Palermo.
Se non vi saranno le condizioni giuridico – contabili per approvare il piano di riequilibrio, non resterà altro che dichiarare su proposta del Ragioniere Capo, Antonella Micali e dopo il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, il dissesto finanziario, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale Orlandino.
