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Amministrative 2022, arriva il decreto: si vota in un giorno solo con i 5 referendum giustizia e referendum Montemare. Il rischio caos alle urne

Amministrative 2022, arriva il decreto: si vota in un giorno solo con i 5 referendum giustizia e referendum Montemare. Il rischio caos alle urne

Il 12 giugno sarà una data epocale per gli elettori messinesi, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ha firmato oggi il decreto di indizione dei comizi per le elezioni amministrative che si terranno in Sicilia domenica 12 giugno. Chi deciderà di andare a votare quel giorno si troverà davanti un’offerta incredibile di schede elettorali, ben otto.

Cinque riguardano i referendum nazionali sulla giustizia, una il referendum locale cosiddetto “Montemare” e due rispettivamente per circoscrizioni/presidente e consiglio comunale/sindaco.

Va detto che è possibile il voto “separato”, e cioè chi vota per i referendum nazionali può non votare per le amministrative e viceversa, mentre non è ancora chiaro come si proceda per il referendum locale.

Inoltre ricordiamo che lo spoglio dei referendum nazionali ha la precedenza sulle altre votazioni.

Le scorse elezioni votarono oltre 127.000 messinesi e lo spoglio ebbe dei seri problemi (si arrivo a parlare di brogli), oltre che lunghissime file ai seggi nelle ore serali.

Cosa potrebbe succedere questa volta vista che le schede sono in teoria 8 per ogni elettore contro le due dell’altra volta?

A Messina si vota in 254 sezioni suddivise in meno di un centinaio di edifici prevalentemente scolastici.

Se la matematica non è un opinione e ipotizzando, senza azzardare, un’affluenza simile a quella del 2018, si dovrebbero contrassegnare oltre un milione di schede in 16 ore.

1016000 per l’esattezza, che diviso i 254 seggi diventano 4000 circa a sezione, anche se siamo consapevoli che vi sono sezioni dove si vota di più e sezioni dove si vota di meno.

Ma prendendo per buona questa media, tutto ciò si traduce in circa 4000 schede elettorali per circa 500 votanti.

500 elettori di media a sezione che dovrebbero esprimere il loro voto in un arco di tempo di 16 ore e che va dalle 7 del mattino alle 23 di sera.

Sappiamo benissimo che il grosso dell’affluenza si concentra nelle ore pomeridiano e serali, ma volendo essere ottimistici lo spalmiamo nell’intero arco della giornata e vediamo cosa succede.

500 votanti a sezione in 16 ore significa oltre 31 elettori l’ora. Quindi meno di due minuti a testa.

Sembra assolutamente impossibile riuscire a leggere e contrassegnare 8 schede in cosi breve tempo, figurarci nelle ore di massima affluenza: molti elettori rischieranno di non riuscire a votare, è inevitabile.

Prevedibile quindi il caos assoluto nel tardo pomeriggio e alla sera.

Per non parlare dei tempi biblici per i risultati delle amministrative, che come dicevamo sopra verranno scrutinati solo dopo i 5 referendum.

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