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La grande corruzione in Ucraina: relazione della Corte dei Conti alla luce degli attuali sviluppi

La grande corruzione in Ucraina: relazione della Corte dei Conti alla luce degli attuali sviluppi

Si terrà il prossimo 19 maggio alla ore 10 nella Sala Nassirya del Senato, la Relazione della Corte dei Conti europea, alla quale parteciperanno : la Sen. Bianca Laura Granato e i giornalisti Giorgio Kadmo Pagano e Franco Fracassi.

L’Ucraina è un paese del partenariato orientale dell’UE, che si avvale dello strumento europeo di vicinato, che presuppone il rispetto dello Stato di diritto. Dal 2014 la Commissione ha impegnato circa 5,6 miliardi di euro per programmi di assistenza macrofinanziaria (AMF) e 2,2 miliardi di euro per programmi di assistenza. Garantisce inoltre prestiti della Banca europea per gli investimenti per 4,4 miliardi di euro ma, nonostante tanti sforzi, i risultati sono stati assai deludenti.

L’UE è stata ed è perfettamente a conoscenza delle connessioni tra oligarchi, alti funzionari, politici, sistema giudiziario e imprese statali ma, non ha sviluppato una strategia  concreta per contrastare una tale grande corruzione. I flussi finanziari illeciti, tanto per fare un esempio che comprende anche il riciclaggio di denaro, sono colpiti solo ai margini.

Secondo Juhan Parts, il Membro della Corte dei Conti europea responsabile della relazione “Nonostante le varie forme di sostegno offerte dall’UE all’Ucraina, in questo paese gli oligarchi e gli interessi costituiti continuano a minare lo Stato di diritto e a compromettere lo sviluppo” e ancora “L’Ucraina ha bisogno di una strategia mirata ed efficiente per contrastare il potere degli oligarchi e ridurre la Cattura dello Stato.

In questo momento enormi masse di danaro e mezzi sono messi a disposizione dell’Ucraina dall’UE ma, quest’ultima, non ha previsto alcuna strategia perché essi non siano un ulteriore e ancor più incontrollato strumento di corruzione e di Cattura dello Stato da parte degli oligarchi ucraini.

La guerra in Ucraina, oggi, fa di questa Relazione speciale della Corte dei Conti Europea un monito per tutti noi e per tutti i Paesi europei in quanto tutti gli eurocittadini in questo momento si trovano di fronte ad un repentino e completo cambio di paradigma dell’Unione: da Comunità Economica a Comunità Diseconomica.

Una Comunità sempre meno comune e sempre più eterodiretta e/o diretta esclusivamente dall’alto, che opera scelte controproducenti e, soprattutto, senza più lo scopo di assicurare la pace e il benessere dei suoi cittadini bensì l’opposto.

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