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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo Lionetto, sindaco di Castellumberto, comune in provincia di Messina.
“Venerdì scorso è stata convocata la Conferenza Metropolitana di Messina ne fanno parte i 108 Sindaci dei Comuni della Provincia.
Ordine del giorno importante : Approvazione Statuto, fondamentale strumento nella gestione dell’Ente.Ci era stata inviata la bozza per come da norma poter presentare degli emendamenti.
Un’occasione unica attraverso alcune modifiche Statutarie per almeno arginare lo strapotere del Sindaco Metropolitano
Ho cercato di coinvolgere alcuni colleghi sugli emendamenti: si.. ma… vediamo… ti chiamo…. NIENTE E NESSUNO.
Il Comune di Castell’Umberto si è adoperato, umilmente, predisponendo quindici emendamenti, gli unici presentati entro i cinque giorni precedenti… supportato dagli uffici abbiamo fatto un confronto con tutti gli Statuti delle altre Città Metropolitane d’italia.
Un lavoraccio… credevo comunque ne valesse la pena… dopo sopratutto le corali proteste che a Messina “fannu chinnu chi vonnu”, basta ricordare la vicenda dei Patti Territoriali dove i Comuni della Provincia sono stati tagliati fuori tutti con progetti esecutivi presentati e dopo che eravamo stati abbindolati e “tirati pa cunnana” per mesi in riunioni per una contrattazione e programmazione concertata.
Speravo molto in alcune modifiche statutarie di cui l’Assemblea dei Sindaci è sovrana.
Torniamo alla riunione di venerdì:
Aventi diritto al voto 108 Comuni.
Quorum deliberativo 55 Comuni.
Presenti 25 Comuni
Manca il quorum strutturale Assemblea non valida… sciolta la seduta.
Consentitemi un solo commento con le parole del saggio mio nonno:
«ASCUTA… MA FIGGHIUTTU SI QUANNU FORA SCEPPI I CORPA E TORNI A CASA CIANCIENNU… NON MI DIRI NENTI ALLURA SCEPPI
LʼAUTRI SUPRA PICCHI VODDIRI CHI NON TI SAPISTI DIFENNIRI».
