Presto, in Sicilia, gli animali d’affezione e domestici avranno un’area riservata alla sepoltura, veri e propri cimiteri che saranno finanziati dalla Regione. Un’attuazione che inizia dopo 22 anni dalla legge dell’Ars che prevede la sepoltura degli animali in un cimitero, anche previa cremazione, secondo le caratteristiche fissate dal regolamento sanitario. A stanziare le relative somme il governo Musumeci, che ha apprezzato il Regolamento. Stanziati due milioni di euro per i Comuni che ne faranno richiesta.
«Con questa nostra iniziativa – spiega il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – la Sicilia si allinea ad altre regioni del Nord Italia ma, soprattutto, diamo concreto riconoscimento ai nostri compagni di vita, quali esseri senzienti e non oggetti. Quello del governo regionale è un gesto di grande civiltà e sensibilità. Spero che incontri l’interesse di tanti Comuni».
SCHEDA TECNICA
La Legge regionale del 2000 affidava la competenza ai Comuni in tema di cimiteri per animali d’affezione nel territorio siciliano. Da quella data, nessun atto successivo è stato adottato dalla Regione per dare attuazione a quella legge.
Nella sua ultima seduta, il governo regionale, su proposta del presidente e d’intesa con l’assessore alla Salute, ha apprezzato lo schema di Regolamento ed ha deliberato di stanziare la somma di 2 milioni di euro per la compartecipazione finanziaria della Regione, nella misura del 70% del costo complessivo di ciascun intervento progettuale, a favore delle richieste che perverranno dai Comuni dell’Isola.
I sindaci potranno presentare istanza dopo un apposito Avviso pubblico che verrà diffuso nei prossimi giorni, a cura del Dipartimento regionale delle Attività sanitarie. Il Regolamento presidenziale prevede che la proposta di realizzare i cimiteri provenga dai Comuni, in forma singola o associata, che potranno provvedervi. Si dovrà acquisire il parere igienico-sanitario dell’Asp territorialmente competente, o in via diretta o mediante l’instaurazione di apposite forme di partenariato pubblico-privato e con il supporto delle Associazioni regionali di protezione degli animali.
Le aree prescelte dovranno essere compatibili dal punto di vista della destinazione urbanistica e garantire una fascia di rispetto dalle aree abitate con una distanza minima di almeno 50 metri. Il cimitero dovrà essere circondato da una recinzione, una rete metallica schermata da siepe viva, con un’altezza minima di 1,80 mt. Le aree saranno divise in due fasce, una per le spoglie di animali di peso superiore e una di peso inferiore a 35 chilogrammi, anche per consentire il rispetto dei turni minimi di disseppellimento, pari rispettivamente a 5 e 10 anni.
Il regolamento è conforme alla vigente normativa comunitaria quanto alle modalità di realizzazione degli impianti di incenerimento e cremazione. Si richiede tutta una serie di infrastrutture a servizio del cimitero, che vanno dagli spogliatoi ai servizi igienici per il personale, dall’ufficio di ricevimento con il pubblico al deposito attrezzi, dai parcheggi a un apposito sistema di smaltimento dei rifiuti cimiteriali.