<<L’obiettivo è creare una vera e propria Schengen del digitale>>, è con queste parole che il Ministro per l’innovazione tecnologica e digitale, Vittorio Colao ha esordito nella conferenza stampa di ieri, conferenza stampa nella quale ha annunciato l’arrivo del portafoglio elettronico.
Il Ministro Colao parlando dell’attuazione del PNRR in materia di digitalizzazione e innovazione, ha spiegato che sono stati stanziati 20 miliardi nei settori digitali aggiungendo che <<il percorso delle riforme è tracciato, nessun futuro governo potrà fermarlo>>. L’idea è di estendere a tutti l’identità digitale e di un portafoglio virtuale.
Il portafoglio virtuale conterrà tutti i dati della vita di una persona : dai documenti al conto bancario, dalla tessera elettorale fino al fascicolo sanitario elettronico aggiungendo, come se non bastasse, la storia del nostro corpo rendendo possibili trattamenti sanitari a distanza, una sanità 4.0.
Potremmo dire che si tratta di un progressivo e totale consolidamento del controllo sociale già inaugurato dal green pass e dai numerosi divieti ai quali abbiamo assistito durante gli ultimi due anni.
Inoltre un altro obiettivo del Ministro Colao è trasformare l’Italia in una nazione smart, cioè una rapida estensione delle reti 5G che dovrebbero raggiungere i borghi più isolati della nazione entro il 2026. Tutto ciò fa parte di una Strategia Italiana per la Banda Ultra larga monitorata dall’UE.
In un Italia sempre più industrializzata,definita apri pista di un progetto da estendere all’UE, è davvero questo quello di cui abbiamo bisogno? Il progetto innovativo messo in atto dal governo Draghi aiuterà il nostro paese a risollevarsi dalla profonda crisi economica in cui è sprofondato, o sarà utile per “dare il colpo di grazia” necessario per condurre ad un totale controllo delle masse ? Ai posteri l’ardua sentenza.