Gli sviluppi tecnologici in tema di digitalizzazione hanno cambiato radicalmente in questi anni il mercato del lavoro, portando a una maggiore flessibilità e alla possibilità di lavorare a distanza. Questa novità è stata assimiliata con favore da molti lavoratori, che potendo svolgere le normali attività sfruttando semplicemente una connessione a internet senza l’obbligo di raggiungere fisicamente un ufficio hanno visto in tale opzione un’importante opportunità per riequilibrare vita privata e professionale, per esempio eliminando o comunque riducendo notevolmente gli spostamenti. Sulla scia di questo radicale cambiamento si è affermato con sempre maggior forza il fenomeno del South Working, che vede la Sicilia in primo piano come meta privilegiata per lavorare e vivere in condizioni migliori.

Che cos’è il South Working
Il South Working è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, specialmente nell’era del lavoro remoto e della flessibilità lavorativa. Questo termine si riferisce alla scelta di molti professionisti di trasferirsi dalle grandi città del nord o del centro del Paese verso le regioni meridionali. in cerca di un lavoro più tranquillo, una migliore qualità della vita e un costo della vita più basso.
Le ragioni per cui sempre più persone scelgono di trasferirsi verso il Sud sono molteplici. In primis, il costo della vita è generalmente inferiore rispetto alle grandi città del Nord e del Centro, il che significa che gli stipendi possono avere un maggiore potere d’acquisto. In secondo luogo, il Sud offre una qualità della vita più elevata dal punto di vista climatico e non solo, basti pensare ai tanti paesaggi mozzafiato, al patrimonio storico e culturale e alle tradizioni culinarie ricche e variegate. Ciò ha spinto molte persone, non soltanto originarie delle regioni meridionali, a puntare sulla possibilità di lavorare da remoto trasferendosi al Sud, coniugando così i vantaggi della tecnologia a quelli di una posizione geografica favorevole.
La Sicilia in prima linea per lo sviluppo del South Working
Secondo le statistiche, le città più attraenti per il South Working includono grandi centri come Bari, Napoli, Palermo, Cagliari e Lecce, ma anche tanti piccoli Comuni che hanno scelto di investire su questa opportunità per rilanciare il proprio territorio. L’obiettivo è quello di diventare sempre più attrattivi per i professionisti che cercano un modo di vivere meno frenetico e più equilibrato, senza dover rinunciare alla propria carriera.
La Sicilia è in questo senso una delle regioni che sta lavorando maggiormente su questa nuova realtà, con investimenti pubblici e privati volti proprio ad attrarre lavoratori e invogliarli a trascorrere periodi più o meno lunghi della propria vita in un contesto di grande fascino. Sullo stesso portale ufficiale dedicato al movimento del South Working è possibile osservare sulla mappa come i punti di riferimento siciliani stiano aumentando mese dopo mese, tra presidi che fanno parte del circuito South Working eCard e Comuni che hanno già aderito al network.
A Messina, per esempio, sono già presenti spazi progettati per ospitare i lavoratori digitali con postazioni ad hoc e reti ad alta velocità, ma non mancano altre opzioni più particolari per chi vuole allontanarsi dalla frenesia delle città, come nel caso di Mirto, un piccolo comune della provincia messinese che non raggiunge i 1000 abitanti ma che ha scelto di unirsi alla rete per attrarre professionisti da tutta Italia e dall’estero.
Ampliando il raggio di azione troviamo poi Santo Stefano di Camastra, Licata, Linguaglossa, solo alcuni degli altri Comuni siciliani che si sono attivati in tal senso con l’obiettivo di trasformare il South Working in un’occasione di rilancio per l’intera Regione.

Il South Working per i professionisti digitali
Tra i lavoratori maggiormente interessati al fenomeno del South Working ci sono sicuramente i professionisti digitali, coloro cioè che lavorano a vario titolo sul web gestendo a distanza le diverse attività. Le figure che orbitano online sono infatti tante e di vario genere, ma tutte accomunate dalla possibilità di lavorare da ogni luogo semplicemente connettendo un PC o un dispositivo mobile alla rete internet.
Nel campo dell’e-commerce, per esempio, sono sempre più frequenti le figure di manager ed esperti di marketing che lavorano sugli obiettivi del negozio online a distanza, così come emblematici sono gli esempi di social media manager, content creator e influencer il cui impegno si esplica in particolar modo sui social network e su blog e siti web.
Particolarmente attivo anche il settore dei giochi digitali, che ormai offre lavoro a tante figure differenti attive sia nello sviluppo informatico di siti e applicazioni mobili che nello svolgimento stesso dei passatempi, come nel caso dei dealer che permettono ai giocatori di poker online di sfidarsi nel pieno rispetto delle regole e con la supervisione di un esperto, una figura che dunque ricalca pienamente il corrispettivo delle sale fisiche ma che si ritrova a essere fondamentale in un periodo di grande successo dei casino attivi sul web.
Discorso simile per chi lavora in ambito finanziario e bancario, dal momento che questo settore risulta essere uno dei più interessati dall’applicazione delle nuove tecnologie digitali: analisti e consulenti riescono infatti oggi a offrire il proprio contributo a istituti e consumatori renodendosi disponibili in qualsiasi momento anche se a distanza di centinaia di chilometri, un’occasione unica che avvantaggia tutti rendendo il contatto da remoto efficace proprio come nella realtà.