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Gli amori diversi in teatro con “Il Tempo delle Cattedrali”: il 18 maggio al Trifiletti di Milazzo

Gli amori diversi in teatro con “Il Tempo delle Cattedrali”: il 18 maggio al Trifiletti di Milazzo

“Il Tempo delle Cattedrali”, l’opera musicale dei registi Daniele Maisano e Davide Borgia, andrà in scena il 18 maggio prossimo al teatro Trifiletti di Milazzo. Lo spettacolo, prodotto dall’associazione musicale “Blue Notes” è tratto dal famoso romanzo. Quattro gli amori diversi raccontati: l’amore infantile di Esmeralda, l’amore capriccioso di Febo, l’amore possessivo di Frollo, l’amore puro di Quasimodo e l’amore fraterno di Clopin, capo degli zingari e fratellastro di Esmeralda.

«Febo prova per Esmeralda un sentimento capriccioso e molto combattuto – Chiarisce Davide Borgia, interprete di Febo e presidente dell’Associazione – un amore diviso a metà, che si manifesta nel brano Cuore in me, infatti canta i versi diviso tra due visi, tu sei diviso in due cuori che sono due muscoli, che mi conoscono. E, ancora, due donne sono tue, tu che desideri, prendi e non sai se c’è in te più colpa o più felicità. Per lui si tratta di un sentimento un po’ di sofferenza, perché scegliendo una donna rinuncia all’altra. Da una parte c’è Fiordaliso, l’amore sicuro, la promessa sposa, ma che realmente non ama, dall’altro si trova Esmeralda, la bella zingara di cui si è invaghito. Il problema è che siamo nel 1482 e Febo appartiene a un ceto sociale alto, questa differenza era molto sentita. Inoltre lui, proprio per il suo status, poteva avere tutte le ragazze che voleva, quindi si tratta di un amore anche capriccioso».

L’amore, seppure sotto un altro aspetto, si trova anche nel brano “Il Val d’Amore”, dove le ballerine Aurora Gullì, Martina Archontidis, Sharon Mazzeo, Giulia Gaipa, Nina Santangelo, Alessia Urso, Elison Gasparro animeranno il luogo licenzioso con le coreografie curate da Silvia Scotto. Sulla scena ci sarà anche Francesco Cucinotta, il poeta Gringoire.

«Esmeralda è una ragazza complessa – racconta Serena Perdichizzi, voce e corpo del personaggio – ama divertirsi, ama farsi corteggiare. Allo stesso tempo è molto sensibile e questo aspetto del carattere si manifesterà nel rapporto con Quasimodo, ma Esmeralda è anche forte e mostrerà tutta la sua determinazione per proteggersi da Frollo».

«Il mio personaggio è da interiorizzare adeguatamente Dichiara Daniele Maisano – interprete di Quasimodo – Lui non ha niente, non ha bellezza, non ha modo, ha vissuto in un campanile e non sa rapportarsi con la gente, ma prova un amore puro, sincero. È l’unica cosa che sappia fare. Infatti cerca di dimostrarlo rimanendo accanto ad Esmeralda fino alla fine. Dal punto di vista tecnico Quasimodo è complicato, il suo aspetto non lo aiuta ad avere una voce limpida, ha una voce gutturale e cupa, infatti abbiamo lavorato sulle tecniche vocali e sulla postura che, ti assicuro, camminare sempre curvo con la testa incassata nelle spalle non è semplice».

«Non mi ci vedo nel personaggio di Fiordaliso – dichiara l’interprete e costumista Silvia Fucile – perché si tratta di un personaggio che prima di agire pianifica, tiene all’orgoglio e allo status e non al sentimento, quindi ho dovuto lavorare tanto per comprenderla. L’opera è tutta cantata e devi far capire a chi ti ascolta cosa stai provando, anche attraverso le espressioni del volto. Tra l’altro Fiordaliso è anche molto contenuta, è un personaggio altolocato che tiene molto all’etichetta».

Silvia Fucile interpreterà Fiordaliso nella messa in scena della mattina, sempre al Teatro Trifiletti, per gli studenti dell’I.T.E.T. “Leonardo da Vinci” di Milazzo (ME), insieme a Giada La Rosa nel personaggio di Esmeralda e a Francesco Papalia nei panni di Febo.

«Io ed Emanuele – racconta una delle guardie, Alberto Liga – abbiamo un doppio ruolo, infatti siamo anche i gargoyle. Ci muoviamo insieme alle ballerine e in momenti di snodo della rappresentazione musicale, e manovriamo alcuni elementi della scenografia, che è stata pensata da Daniele Maisano ma alla quale un po’ tutto il cast ha dato una mano».

Un lavoro intenso e di gruppo: gli artisti hanno curato tutti gli aspetti dell’opera per portarci indietro nel tempo, nella Parigi del 1482, hanno studiato e lavorato sul personaggio dal punto di vista tecnico vocale e interpretativo.

I costumi sono stati realizzati da Silvia Fucile, anche assistente di palco, con Valentina Firinu aiuto-costumista e assistente di scena. Il trucco sarà realizzato da Marcella Triolo. Il Service Audio e Luci sarà a cura di B & Sound di Davide Bisazza. Grafica di Giuseppe Nania.

Interpreti in scena: Daniele Maisano Quasimodo; Serena Perdichizzi Esmeralda; Antonio Adorno Frollo; Francesco Cucinotta Gringoire, poeta; Davide Borgia Febo; Salvatore Cappellano Clopin, capo degli zingari; Giulia Cacace Fiordaliso; Emanuele Mandanici e Alberto Liga guardie.

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