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Nuove epidemie: alto il rischio nello scacchiere del Mediterraneo

Nuove epidemie: alto il rischio nello scacchiere del Mediterraneo

Dopo la triste parentesi del Covid-19 e l’aumento dellʼinsorgenza delle malattie infettive, CerpMed (Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo), recependone l’urgenza, ha organizzato un convegno a tema. La tavola rotonda ha ottenuto la partecipazione di personalità, nazionali e internazionali, della Sanità e della Politica, e ha puntato i riflettori sulla gestione delle malattie infettive nell’area del mediterraneo, analizzando con attenzione gli approcci dei singoli stati e proponendo l’introduzione di nuovi percorsi condivisi.

Il meeting MedCom Forum in Sanità dal titolo “Quali modelli organizzativi per le malattie infettive nell’area Mediterranea: la Sicilia come Hub” si è svolto nellʼAuditorium dell’ex Monastero dei Benedettini con il patrocinio offerto da Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regione Siciliana, Università degli Studi di Catania, Federsanità, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, SITA, Società Italiana di Microbiologia, Medici Senza Frontiere, CEFPAS, NCDC Lybia, ARNAS Garibaldi, Comunicazione Pubblica; e con il contributo incondizionato di Gilead Sciences, Menarini e Eht.

È stato il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani a porgere i saluti istituzionali ricordando l’importanza strategica del confronto e del dibattito nella lotta alle malattie infettive. “L’emergenza Covid, che ha colpito l’intera comunità internazionale, –ha detto Schifani – ci ha portato a riflettere molto sulla pericolosità delle malattie infettive per l’uomo. Ben venga, quindi, questo prestigioso Forum capace di attivare uno scambio proficuo di idee e proposte per giungere a modelli organizzativi idonei ad affrontare con efficacia le emergenze nell’area del mediterraneo”. “La presenza di molti relatori internazionali – ha detto la dott.ssa Succi – dimostra il grande interesse che ruota attorno agli argomenti trattati in questo convegno. Ovviamente, adesso occorre lavorare insieme per costruire un programma di condivisione che possa durare nel tempo”.

Non è mancata l’accoglienza ai numerosi ospiti intervenuti della presidente di CerpMedAmanda Jane Succi, accompagnata dal Presidente del Comitato scientifico MedCom in Sanità, Francesco Santocono, ai quali si sono succeduti quelli di Kheit Abdelhafid, presidente delle comunità islamiche di Sicilia, di Girolamo Guarnieri, Responsabile Servizio Dasoe della Regione Siciliana.

Per l’area mediterranea sono intervenuti: Mohamad Fawzy El Nahif del Ministero della Salute egiziano; Haider Muftah Salem El Saeh, Direttore Generale NCDC, Libia; Mira Al-Amer, Direttore Sanitario Malattie Infettive della Giordania; Abdulmenem Alkmashe, Direttore Ufficio Cooperazione Tecnica NCDC, Libia; Madonna Mattar, Presidente della Società Malattie Infettive del Ministero della Salute del Libano; Mohammad Al-Ma’ayteh, Direttore Dipartimento Laboratori JCDC Jordan Center for Disease Control, Giordania; Orlando Armignacco, Direttore Sanitario Ospedale “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana, Albania; Leila Bouabid del Ministero della Salute della Tunisia; Najy Alsayed, Global Therapeutic Area Head Menarini GroupAhmed Alaruusi del Dipartimento Emergenza Salute Pubblica NCDC, Libia.

Tra i contenuti di altissimo valore i numerosi contributi dei vari relatori, i quali continueranno a lavorare per gli obiettivi condivisi. Tra questi quelli di Ranieri Guerra, Direttore Relazioni Internazionali Accademia Nazionale di Medicina; Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità Anci; Anna Teresa Palamara, Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore Sanità; Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma); Claudio Pulvirenti, Direttore USMAF SASN Sicilia Ministero della Salute; Claudio Mastroianni, Presidente della Società Italiana Malattie Infettive; Chiara Montaldo, Head of Medical Unit Medici Senza Frontiere MSF Italia; Stefania Stefani, Presidente Società Italiana di Microbiologia (SIM); Marco Magheri, Segretario Generale Comunicazione Pubblica; Bruno Cacopardo, Direttore Malattie Infettive ARNAS Garibaldi di Catania, Fabrizio De Nicola, Commissario Straordinario Arnas Garibaldi; Salvatore Giuffrida, Commissario Straordinario Ospedale Cannizzaro di Catania; Carmelo Iacobello, Direttore UOC di Malattie Infettive Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania; Arturo Montineri, Direttore UOC Malattie Infettive San Marco Catania, Giuseppe Nunnari, Presidente Regionale SIMIT Sicilia; Fabrizio Pulvirenti, Direttore UOC di Malattie infettive Ospedale di Gela; Matteo Bassetti, Presidente Sita Società Italiana di Terapia Antinfettiva Antibatterica Antivirale Antifungina; Antonio Cascio Direttore UOC Malattie Infettive, AOU Policlinico “P. Giaccone” di Palermo; Antonio Craxì, Professore Ordinario di Gastroenterologia e già Direttore A. Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” Palermo; Roberto Sanfilippo, Direttore Generale CEFPAS Regione Siciliana; Eleonora Indorato, Dirigente Scuola di Medicina generale CEFPAS; Frederico Da Silva, General Manager Gilead Sciences, Giovanni Distefano, Pubbliche relazioni Eht; Anna Maria Marino, Direttore Aria Catania dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia; Giuseppe Laccoto, Presidente della Commissione Sanità dell’Ars; Giovanni Burtone, componente della Commissione sanità della regione siciliana.

A concludere i lavori, dopo l’intervento istituzionale del Rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’universalità della copertura sanitaria. “La maggior parte dei problemi relativi alla salute – ha concluso il Ministro – è di natura globale e richiede una soluzione globale. Al recente G7 in Giappone abbiamo condiviso un documento che va in questa direzione. Occorre tenere alta l’attenzione con un approccio sistematico, soprattutto rispetto alle malattie infettive, per le quali serve sostenere la ricerca con finanziamenti adeguati”.

Nella foto: alcune delle personalità arabe presenti al convegno

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