Lo scorso 16 maggio presso la Corte Suprema di Cassazione è stata presentata la proposta di legge di iniziativa popolare “Un Cuore che batte”. Oggi pomeriggio siamo riusciti a rintracciare il promotore principale, Giorgio Celsi.
Maria Rosaria: Buon pomeriggio Giorgio, grazie di aver accettato la nostra intervista. Vorrei iniziare chiedendole come ha avuto inizio questa lotta contro l’ aborto .
Giorgio: Grazie a voi per questa opportunità. La mia lotta contro l’aborto è iniziata tantissimi anni fa. Io sono dell’idea che il bambino nel grembo è il nostro fratello più piccolo, il più innocente e va difeso. Penso che se difendiamo il bimbo nel grembo materno poi difenderemo ogni fase della vita. Una mamma in tentazione di aborto non la aiutiamo uccidendole il bambino ma facendo progetti economici . Ricordo che tanti anni anche mia sorella ha avuto due aborti volontari e dopo è finita in psichiatria.
Maria Rosaria: Di cosa parla questa proposta di legge ?
Giorgio: Questa proposta mira ad introdurre nell’art 14 della legge 194, un comma 1-bis: il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza, è obbligato a mostrare alla donna intenzionata ad abortire, il bambino ed il suo battito cardiaco. In tanti Stati in cui c’è già questa legge, il numero di aborti si è ridotto notevolmente. Noi siamo in linea con la dottrina cattolica che dice : se una legge abortista in un determinato periodo storico è difficile da abrogare, si devono presentare proposte di legge che mirino a ridurne gli effetti. Ed è in linea con ciò che stiamo facendo. Ci sono tantissime associazioni e movimenti che ci stanno aiutando per esempio: Pro Vita e Famiglia, Movimento con Cristo per la Vita, Associazione Opera Padre Gabriele, Comitato Verità e Vita exc. Secondo me questa proposta di legge, sta facendo da spartiacque tra chi ci tiene veramente alla difesa della Vita senza se e senza ma, e chi invece ha anche altri interessi( compresi quelli economici) che li spinge a scendere a compromessi con chi questa legge la vuole mantenere cosi com’è. E’ importante andare a firmare, ogni firma è preziosa.
Maria Rosaria : Ci sono delle scadenze per poter firmare?
Giorgio: Sì, abbiamo tempo fino al 7 novembre prossimo. Bisogna raccogliere 50.000 firme in tutto il territorio nazionale.
Maria Rosaria: Grazie Giorgio vi auguriamo di raggiungere questo obiettivo.
Giorgio : Grazie e a presto !